E’ morto ieri, all’età di 93 anni, l’ex presidente della Banca Agricola Popolare di Ragusa, Giovanni Cartia. Era stato nominato nel 2010 dall’allora presidente della Repubblica, Napolitano, cavaliere del lavoro.
Per circa 40 anni è stato alla guida dell’istituto di credito siciliano di cui anche suo padre, GIambattista Cartia, era stato presidente. E’ rimasto alla presidenza della Bapr fino al 2018 quando ha rassegnato le dimissioni. In quell’occasione il cda nominò presidente Arturo Schininà (che era il vicepresidente) e però nominò lo stesso Cartia presidente onorario dell’istituto di credito.
Giovanni Cartia aveva cominciato a lavorare presso la Banca Agricola Popolare di Ragusa negli anni Cinquanta e ne era poi divenuto direttore generale nel 1970. Ha sostenuto attivamente lo sviluppo del distretto agricolo di Ragusa e Vittoria, contribuendo in modo determinante all’affermazione dei suoi prodotti sui mercati internazionali.
Grazie ad una politica di espansione e acquisizioni, gli sportelli passano dai 19 dell’inizio degli anni Settanta ai circa 100 di oggi e i dipendenti da poco più di 150 a oltre 900.
Cartia ha sempre cercato di aprire la Bapr al territorio e, d’intesa con il consiglio di amministrazione, e in particolare con il consigliere Carmelo Arezzo, si è prodigato per la creazione della Fondazione Cesare e Doris Zipelli che, sempre sotto l’egida della Bapr, si occupa di iniziative culturali rilevanti.