“Bisogna andare controcorrente alle volte, ponendo come baluardo la parola di Dio. Mettendoci in suo ascolto, ci porge le linee guida per cercare di rendere noi stessi e la società più giusta e più attenta agli ultimi. San Giorgio, dicendo il suo “no” perentorio all’imperatore, ha messo al primo posto l’amore per Cristo, rifiutando le velleità terrene e dimostrando coerenza nella sua scelta fino a sacrificare la vita”. Così il preposto parroco, il sacerdote Giovanni Stracquadanio, nel suo messaggio ai fedeli, in occasione dei festeggiamenti di San Giorgio, martire e patrono di Modica, che stanno per entrare nel vivo. Oggi e domani, alle 18,30, la santa messa inserita nel contesto della preparazione del triduo. Sabato 23 aprile, invece, ci saranno le celebrazioni riguardanti la solennità liturgica del santo patrono. In particolare, le sante messe sono in programma alle 9, alle 10,30 e alle 18,30. Dopo la santa messa delle 18,30, ci sarà l’atto di affidamento della città al santo patrono da parte del sindaco di Modica. Alle 19,30, poi, la breve processione per i bambini, attraverso corso San Giorgio, con la riproduzione ridotta del simulacro di San Giorgio.