Gentili lettori,
Giornale Ibleo negli ultimi dieci anni ha ricoperto un ruolo centrale nella comunicazione ragusana, sia cittadina che provinciale, tuttavia il nostro sforzo continuerà, più forte che mai, allo scopo di informare la cittadinanza sulla realtà che ci circonda. Saremo presenti oggi come lo siamo stati ieri e lo saremo domani, sempre al vostro fianco.
Attualità, politica, sport e cultura non mancheranno mai anzi, cercheremo di prodigarci ancor di più, in riferimento all’area culturale faremo in modo di dare spazio alle voci del nostro tempo e dunque del nostro luogo di pertinenza sebbene la nostra redazione sarà aperta alle voci amiche del territorio regionale e nazionale.
In questo contesto oggi vi anticipiamo, con qualche nota, frutto di alcune domande della nostra redazione, una delle ultime raccolte di Domenico Pisana personalità poliedrica della cultura contemporanea vista la sua esperienza di giornalista, critico, saggista e soprattutto docente; presidente del Caffè letterario “Salvatore Quasimodo” operativo da più di quindici anni. Il professore ha dedicato il suo tempo con amore e professionalità alla scrittura sul e per il territorio, utilizzando l’arte come mezzo utile al miglioramento della società tutta.
Redazione: – Professore, come potremmo descrivere la sua ultima raccolta di poesie “Nella trafitta delle antinomie”?
Domenico Pisana: – “La raccolta ha una chiara “cifra civile”, essa intende cogliere – come ben ha scritto la poetessa Giuseppina Rando – le antinomie del nostro tempo con poesie colme dell’insensatezza degli esseri umani e di voci che testimoniano il naufragare, l’affondare, il vivere nel caos delle contraddizioni tanto che nessuno riesce più a distinguere la realtà dalla finzione, il vero dal falso. Questa mia raccolta ha una connotazione di forte impegno sociale e politico nel senso più alto del termine, quello – esattamente rilevato da Raffaele Puccio – della consapevolezza, di una appartenenza alla comunità che si nutre, si sostanzia, si espande e si manifesta nella sua pienezza attraverso l’impegno solidale di tutti e di ciascuno”.
Redazione: – Com’è strutturata la raccolta?
Domenico Pisana: – È una raccolta dalla “cifra civile” strutturata per fare emergere il nostro tempo, che un tempo di individualismo, un tempo di frammentazione, il tempo nel quale tutte le antinomie e le contraddizioni stanno esplodendo dolorosamente: tra uomo e donna, tra genitori e figli, tra giovani e adulti, tra datori di lavoro ed operai, tra nazioni, tra popoli e culture; oggi viviamo di conflitti, scontri, polemiche, insulti, aggressioni verbali e fisiche. In questo quadro io attribuisco alla poesia un valore etico, di impegno civile e sociale.
Redazione: – Quale ruolo pensa oggi possa avere il poeta nella società contemporanea?
Il poeta è un sognatore, è un idealista, ma è anche uno che “incide e graffia”, disegnando le
coordinate di una umanità incapace di comunicare, di esprimersi, di cantare, di cogliere la diversità, di una umanità che spesso vive in un appiattimento desolante e privo di novità. Dalla penna del poeta scaturiscono, è vero, sogni e costruzioni di mondi che possono sembrare irrealizzabili, ma i suoi versi possono diventare una lama a doppio taglio. Il poeta che crede nel sogno e nell’utopia non è in contrapposizione al realismo; il poeta può essere nel contempo lirico e realista, ed io credo nei poeti lirici e realisti, che aprono la parola alla storia, alla società, all’uomo che vive la sua quotidianità esistenziale, dando all’ eloquio lirico un tono di riflessione civile; la poesia, a mio avviso, diventa salvifica quando sfugge alle alchimie concettuali fini a se stesse, per trasformarsi, invece, in poesia che si fa canto, che si fa “urlo”, “spia” capace di “rivelare l’etre”, cioè l’essere e la condizione dell’interiorità umana, sia a livello universale che sul piano personale.
La raccolta poetica è nella versione bilingue (Italo-romena), pubblicata in Romania dalla Casa editrice Editura Şcoala Ardeleană e tradotta dal poeta Stefan Damian, essa sarà presentata al Circolo di Conversazione di Acate giorno 7 Gennaio con la partecipazione di Salvatore Stornello, Antonio Cammarana, Amali Iannicelli, Salvatore Cultraro Giovanni e Lantino rispettivamente Presidente del Circolo di Conversazione di Acate, moderatore, relatrice, lettori ed in ultimo, non per importanza, la pianista Aurora Muriana.