L’assemblea di CGIL e ANPI ha deciso un no, fermo e convinto, alla posa in opera della statua di Filippo Pennavaria a Ragusa e ha dato mandato all’ANPI e alla CGIL di fare richiesta di incontro al Sindaco per sapere quale orientamento assume la giunta in merito alla discussione su una possibile allocazione della statua in città.
La riunione promossa da ANPI e CGIL si è svolta alla presenza di numerosi partecipanti, tante le associazioni, movimenti e partiti.
Nelle introduzioni di Gianni Battaglia, presidente dell’ANPI di Ragusa e di Peppe Scifo, segretario generale della CGIL di Ragusa. è stata ribadita la netta contrarietà alla ipotesi di una messa in posa della statua dedicata a Filippo Pennavaria.
È stato ripercorso l’excursus, a partire dalla fine degli anni ’80, quando è stata proposta, per la prima volta, la realizzazione del monumento all’esponente di spicco del fascismo locale, passando poi per le vicende del 2003 quando, su iniziativa della Giunta Arezzo (1998/2003), la statua fu commissionata e realizzata.
Allora fu l’attività di un movimento di larghe dimensioni a carattere provinciale, compresi i Sindaci di molti Comuni, a fermare l’iniziativa.
Oggi ritorna la questione dell’allocazione della statua a Pennavaria e ancora una volta un raggruppamento di diverse realtà è pronto a mettere in campo ogni iniziativa per fermare la realizzazione di questo monumento al fascismo.
“Il ventennio fascista nel nostro territorio, con a capo Pennavaria, commentano Gianni Battaglia e Peppe Scifo, fu particolarmente feroce e violento soprattutto nella repressione delle lotte bracciantili, con gli attacchi armati alle Camere del Lavoro e nella estromissione con le armi delle giunte socialiste democraticamente elette in alcuni Comuni. Tutt’altro che cose buone. Il fascismo fu una tragedia per tutti, da nord a sud e questo va sempre ricordato, studiato e trasmesso alle nuove generazioni.”