A partire dal mese di ottobre, il glucagone spray nasale “Baqsimi”, un farmaco vitale per la sopravvivenza, non è più erogato gratuitamente. In precedenza, il Servizio Sanitario Nazionale provvedeva alla sua dispensazione. Tuttavia, l’Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha recentemente riclassificato il farmaco dalla fascia “A” alla fascia “C”, dichiarando la non rimborsabilità e ponendo integralmente l’onere economico sul cittadino. Questo medicinale è di fondamentale importanza per i bambini e gli adolescenti affetti da diabete di tipo 1, nonché per gli adulti in terapia insulinica che abbiano sperimentato almeno un episodio di ipoglicemia grave nell’ultimo anno, e che potrebbero trovarsi in situazioni in cui la somministrazione intramuscolare non sia possibile.
Le Presidenze di DIABETE ITALIA, a cui la FDS è affiliata, e FAND – Federazione Nazionale Diabete – hanno avviato un dialogo con l’AIFA per riportare il farmaco salvavita nella fascia di completa gratuità.
“A nome di tutti i genitori siciliani che hanno figli e ragazzi con diabete”, afferma il presidente della FDS, Francesco Sammarco, “chiediamo alla Regione di intervenire, seguendo l’esempio di altre realtà regionali, per tutelare le persone affette da diabete di tipo 1. Il costo del farmaco è gravoso per le famiglie e la sua non gratuità rappresenta un ostacolo significativo all’accesso, con conseguenze potenzialmente gravi, considerando la natura delle ipoglicemie nei pazienti diabetici. Questa azione è essenziale per preservare la salute pubblica.”
Sammarco sottolinea altresì: “Il numero di bambini e adolescenti con diabete tipo 1 è contenuto. Ripristinare la fornitura gratuita di Baqsimi è una misura temporanea, in attesa che l’AIFA si pronunci definitivamente sulla gratuità del farmaco, come stabilito dalle leggi vigenti a partire dalla L. 115 del 1987.”
Il diabete è una malattia cronico-degenerativa insidiosa, e aggravare ulteriormente la sua gestione economica rappresenta un colpo duro per coloro che già affrontano difficoltà socio-economiche. La Regione è chiamata a superare questo ulteriore ostacolo e ad agire a favore di chi lotta contro il diabete.