Che non sarebbe stata una partita di Coppa, lo si sapeva, Bologna avrebbe avuto tutto l’interesse a mantenersi nei piani alti della classifica, ma, come per altre squadre non vinee mai fuori quella superiorità che pure esiste.
Bologna, a parte le individualità di Zandalasini o di Pasa non ha fatto vedere individualità molto superiori alle nostre, errori al tiro e palle perse si sono sprecate in entrambi gli schieramenti, noi abbiamo sempre l’alibi, validissimo che ci mancano ancora Jakubcova e Milazzo, oggi al rientro.
L’inizio è tutto ragusano con un parziale di 13-0 che ci porta sul 15-4, mentre Bologna, dopo i 4 punti iniziali riesce a segnare solo ai 5 minuti. Juskaite cerca di mantenere il vantaggio con alcune realizzazioni importanti ma c’è un primo momento di appannamento. Non si possono certo giudicare negativamente Miccoli e Pastrello, per quello che hanno fatto vedere in precedenza, ma i loro errori, o la sfortuna, che hanno negato realizzazioni quasi fatte sono stati determinanti.
Inspiegabile il ritorno sul parquet di Ilaria Milazzo a 49 secondi dalla prima sirena, lei e Nikolic collezionano due falli in pochi secondi, Bologna riesce a chiudere sul – 4 , 21-17.
Le triple, in apertura di seconda frazione, di Spreafico e Juskaite sono solo una illusione, bologna non operde il contatto e riesce ad impattare sul 27-27, potandosi subito in vantaggio con Peters, 27-29, la tripla di Pasa segna il + 5, ai 5 minuti, le ospiti vanno sul + 8, 29-37, le triple, prima dell’intervallo, di Spreafico e di Jakubcova servono solo a contenere lo svantaggio sul 38-41.
Ragusa c’è, è sempre in partita, ma la terza frazione è da dimenticare, nonostante aperta dall’ennesima tripla di Spreafico, sia pure dopo tre minuti di gioco: la squadra sembra andare in bambola, non gira, Thomas commette molti errori e la panchina non interviene, quanto meno per rompere l’incantesimo.
Troppo tardi entrano Pastrello e Jakubcova, e non serve, il vantaggio di Bologna aumenta regolarmente, + 12, + 14, + 15 per attestarsi sul + 13 alla penultima sirena, 46-59.
Anche nell’avvio dell’ultima frazione c’è il crescendo del vantaggio che arriva al + 19, 48-67, si registra l’ennesimo e ormai consueto tecnico all’allenatore della squadra ragusana, forse una tattica per dare una scossa che, come sempre, non si avverte. Si chiude sul 60-69 sulla musica delle triple di Spreafico e Pastrello che sembrano quelle del pianista del Titanic che affondava.
Bologna ha annullato Chidom, salvando la partita, basse le percentuali al tiro per entrambe le squadre.
È tornata sul parquet rinnovato del PalaMinardi Chiara Consolini, che è stata omaggiata con una targa dal Presidente Davide Passalcqua.
Le biancoverdi riposeranno nel prossimo turno, 15 giorni di allenamenti potranno consentire a Milazzo e Jakubcova di rientrare al meglio, quando si affronteranno Sesto San Giovanni, fuori casa, e Campobasso.
Passalacqua Ragusa – Virtus Segafredo Bologna 60 – 69
Parziali — 21-17 (21-17), 38-41 (17-24), 46-59 (8-18), 60-69 (14-10)
PASSALACQUA RAGUSA: Thomas* 13 (4/8, 1/2), Spreafico* 12 (0/3, 4/8), Di Fine NE, Milazzo, Jakubcova 7 (1/1 da 3), Pastrello 4 (0/4, 1/3), Juskaite* 12 (3/5, 1/5), Miccoli* 6 (3/7, 0/1), Chidom* 6 (2/7 da 2), Nikolic
Allenatore: Lardo
Tiri da 2: 12/35 – Tiri da 3: 8/21 – Tiri Liberi: 12/16 – Rimbalzi: 35 11+24 (Miccoli 8) – Assist: 21 (Milazzo 5) – Palle Recuperate: 8 (Milazzo 3) – Palle Perse: 15 (Chidom 4)
VIRTUS SEGAFREDO BOLOGNA: Del Pero NE, Pasa* 3 (0/1, 1/4), Peters 17 (4/7, 3/5), Cox 8 (1/1, 2/3), Rupert* 9 (3/6, 1/3), Barberis* 3 (1/3 da 3), Andre’* 10 (4/5 da 2), Zandalasini* 13 (5/5, 0/3), Orsili 6 (1/4, 1/1), Consolini
Allenatore: Vincent
Tiri da 2: 18/30 – Tiri da 3: 9/25 – Tiri Liberi: 6/9 – Rimbalzi: 32 6+26 (Cox 7) – Assist: 24 (Orsili 6) – Palle Recuperate: 7 (Peters 3) – Palle Perse: 15 (Peters 4)
Arbitri: Boscolo E., Centonza M., Frosolini I.