Con una lettera inviata al Sindaco di Ispica, all’assessore all’ambiente e ai componenti del Consiglio comunale, oltre che al RUP Progetto per il Servizio di Igiene Pubblica Ambientale e all’ARO del Comune, il Circolo SIKELION inoltra alcune osservazioni al Progetto ARO Comune di Ispica:
Il Circolo Legambiente Sikelion di Ispica, confermando la validità di quanto fin qui espresso INVIA le seguenti valutazioni:
Il comune di Ispica nel predisporre il progetto di gestione dei rifiuti urbani ha dato indicazione di ridurre i costi, pensiamo per ridurre la TARI, giustamente.
Ma nonostante la rimodulazione del progetto rimangono scelte che vanno in contrasto con questo desiderio. Non sono state modificate le frequenze di raccolta.
1. Raccolta della frazione della Carta e della plastica e metalli:
È assolutamente inutile la raccolta bisettimanale di carta e plastica per le utenze domestiche. Dovunque in Italia ed anche in provincia di Ragusa carta e plastica si raccolgono una volta a settimana, frequenza più che sufficiente utilizzando sacchi da 110 litri per plastica e metalli e mastelli per la carta di 40 litri.
2. Raccolta settimanale del residuo secco:
Appare uno spreco e contrario all’auspicato aumento della raccolta differenziata la raccolta settimanale del residuo secco. Va inserita la raccolta quindicinale.
La conseguente riduzione dei costi potrà liberare risorse per servizi aggiuntivi o per potenziamento di altri servizi tesi al decoro della città come lo spazzamento stradale e la lotta agli abbandoni.
3. Raccolta Fascia Costiera:
Discorso a parte va fatto per la raccolta presso le utenze in area non urbana lungo la fascia costiera. Pur mancando un censimento sul numero e sulla consistenza delle utenze che possano dimensionare il servizio, ci troviamo di fronte ad abitazioni che certamente hanno a disposizione dello spazio esterno. Con carrellati da 120 litri oppure da 240 litri la raccolta può passare a mensile senza alcun problema per tutte le frazioni, tranne che per l’umido e solo per quelle utenze che non optano per il compostaggio domestico. Anche queste scelte comporterebbero risparmio di personale e di mezzi.
Ribadiamo infine la richiesta di lasciare la gestione della comunicazione al comune e non al gestore e l’utilizzo di carrellati da 120 litri in tutti quei condomini con spazi interni in modo da diminuire l’usura dei soggetti addetti alla raccolta porta a porta.