VITTORIA- Giovanni Moscato, ex sindaco di Vittoria, è stato assolto in appello, con formula piena, dall’accusa di corruzione elettorale. Moscato è stato scagionato dalle accuse, a Catania, dai giudici della seconda sezione (Fallone presidente, Gennaro relatore, Ferlito terzo componente).
Il procuratore generale Nicolò Marino aveva chiesto la conferma della condanna di primo grado, a un anno e quattro mesi di reclusione. I difensori di Moscato, Enrico Trantino e Carlo Pietrarossi, hanno chiesto l’assoluzione.
L’avv, Pietrarossi ha avuto modo di commentare così la sentenza: “È una grande soddisfazione. I giudici hanno riconosciuto la verità dei fatti. Giovanni Moscato non aveva mai commesso alcun reato, non ha violato alcuna norma e questa sentenza lo ha finalmente dimostrato”.
Per Moscato è una forte rivincita morale, nessuno mi potrà ridare – ha detto – ciò che mi hanno tolto, ma ne beneficiano quanti mi sono stati sempre vicini, la famiglia, gli amici, i colleghi.
La fine di un grande bluff che ha avuto per vittima anche la città di Vittoria.
Moscato era stato sindaco di Vittoria da giugno 2016 a luglio 2018, poi una inchiesta avviata dalla Guardia di finanza, coordinata dalla procura distrettuale antimafia di Catania, e una ispezione prefettizia, provocarono lo scioglimento degli organi elettivi.
Si insediò una commissione prefettizia che – a causa del Covid – rimase in carica 3 anni e 5 mesi, anziché 18 mesi come era inizialmente previsto.
Nel giugno scorso una sentenza del tribunale di Ragusa aveva assolto (anche stavolta con formula piena e su richiesta della procura) l’ex sindaco Giuseppe Nicosia e gli altri imputati del filone principale dell’inchiesta Exit Poll, di cui non resta più nulla.
Anche il coordinatore regionale di Fratelli d’Italia, Pogliese, nell’esprimere viva soddisfazione per l’esito della vicenda, ha ribadito l’apprezzamento per il fraterno amico, un uomo perbene dalla condotta cristallina.
Finisce un incubo durato troppo a lungo, resta – ha aggiunto l’ex sindaco di Catania – amarezza per lo scioglimento del Consiglio comunale di Vittoria.
Sono stati anni difficili per Moscato, una vicenda che, senza ombra di dubbio ha anche influenzato il risultato delle ultime comunali, Moscato è stato in disparte ma è pronto a rispondere alla chiamata della comunità per tornare in politica, anche solo al servizio del suo partito che non lo ha abbandonato.
Intanto, chiede l’intervento della commissione nazionale Antimafia si occupi del caso Vittoria, sarebbero emerse, nel frattempo strane convergenze di ambienti diversi legati alla politica, ha visto una classe politica giovane e d emergente, di centro destra, mortificata e infangata, mentre i soliti noti sono sempre al potere in città.
Dopo l’assoluzione, un incontro con la città in piazza del Popolo, un appuntamento assai partecipato, al quale sono intervenuti l’on.le Giorgio Assenza e il senatore Salvo Sallemi.
Parole di apprezzamento per la persona, per il comportamento tenuto lungo tutto l’arco della vicenda, fiducioso nell’iter processuale.
Il senatore Sallemi ha annunciato che saranno portate avanti iniziative per meglio disciplinare lo scioglimento dei Comuni per mafia.
“Perché è una legge che è superata (1991) e che può essere utilizzata, come nel caso di Vittoria, per abbattere avversari politici. E lo faremo-ha assicurato-senza vendetta perché nelle sedi istituzionali non si fa vendetta ma si cerca la giustizia e la verità e soprattutto che determinati fenomeni non accadano più” ha detto.
Giovanni Moscato ha voluto ribadire la propria solidarietà a Giuseppe Nicosia per essere stato vittima come lui di una persecuzione conclusasi con un nulla di fatto con una sentenza di assoluzione piena.
Un discorso lungo, accorato, che ha fatto trapelare la voglia di ricominciare, al servizio del partito e della città, che hanno patito, come lui, la forte ingiustizia: “Grazie Vittoria. Sono tornato, siamo tornati, in una piazza piena di entusiasmo, di sorrisi. Sono tornato a testa alta dopo sette anni di sofferenze, di ingiustizie che hanno distrutto la città con lo scioglimento e devastato le vite di persone perbene.”