Nasce a Comiso il “Pronto Soccorso Psicologico, Laboratorio sociale di psico-arte terapia”, un laboratorio sociale di “morfoanalisi” ideato dall’ artista Massimo Parrino e che è stato promosso dalla cooperativa sociale “La Sion” in collaborazione con l’ “Associazione italiana familiari e vittime della strada” ed il patrocinio del comune per dare supporto a tutti coloro che hanno subìto un trauma di natura psicologica, a seguito di eventi drammatici come incidenti ma anche a coloro che hanno disagi psichici quali depressione, ansia, attacchi di panico…ed anche in maniera preventiva, per coloro che hanno bisogno di sostegno per affrontare un periodo di maggiore carico emotivo, o per capire cosa si cela dietro un certo comportamento.
L’ arte riesce ad esplorare parti di noi che difficilmente possono essere capite altrimenti; da questa Verità già dagli anni ’40 in Gran Bretagna e negli Stati Uniti si sviluppa l’arteterapia come modalità di cura per reduci di guerra traumatizzati. Inizialmente erano gli artisti a praticarla, affascinati dal potenziale introspettivo e curativo, e poi insieme a psicologi e psichiatri si è sviluppata fino a diventare una disciplina autonoma.
I lavori artistici sono il mezzo per la comunicazione del proprio mondo interiore, e offrono così un luogo in cui le emozioni prendono forma . L’ arteterapia aiuta in tutti quei casi in cui il paziente ha difficoltà a capirsi ed esprimersi, e talvolta in forma inconsapevole -attraverso il disegno, la pittura etc- viene a galla ciò che il terapeuta ha bisogno di sapere e capire. L’ Arteterapia per questo è molto utile per i bambini, che non hanno ancora la consapevolezza dei propri pensieri e paure o che ancora non hanno sviluppato un linguaggio completo. È quindi importante che i cittadini possano usufruire gratuitamente, come in questo caso, di un servizio così interessante, utile e all’ avanguardia. Il laboratorio di morfoanalisi, avviato in via sperimentale, è ospitato nei locali comunali di via Righi, a Comiso. Per ulteriori informazioni bisogna recarsi presso l’ ufficio Servizi Sociali del Comune.