La Corte di Assise di Appello di Catania, presieduta dal giudice Elisabetta Messina, ha emesso dispositivo di sentenza per il caso dell’omicidio di Giuseppe Dezio avvenuto a Vittoria il 2 febbraio 2016. L’agricoltore vittoriese di 64 anni, fu colpito a morte da una coltellata alla gola, assolvendo un altro degli imputati, Alessandro Pepi, e confermando la pronuncia di responsabilità, con riduzione della pena da 18 anni a 14 anni, nei confronti di Antonello Pepi.
All’epoca dei fatti furono arrestati il padre, Gaetano Pepi, 76 anni, e i rispettivi tre figli, Antonello 46 anni, Alessandro, 43, e Marco, 31, tutti difesi dall’avvocato Giuseppe Lipera.
Con sentenza di primo grado la Corte di Assise di Siracusa assolveva Gaetano Pepi che si era dichiarato colpevole (anche se per legittima difesa) e Marco Pepi, mentre venivano condannati Antonello e Alessandro Pepi, quest’ultimo assolto oggi dalla Corte di Assise di Appello di Catania, che, a differenza del padre, si sono sempre protestati innocenti.
L’avvocato Giuseppe Lipera si ritiene certamente soddisfatto per l’assoluzione di Alessandro Pepi, per cui si è sempre battuto per la sua innocenza, ma profondamente amareggiato per la condanna di Antonello Pepi, nei cui confronti – a suo parere – non sono mai emersi neppure indizi per poterlo condannare per il reato di omicidio volontario.
Nei prossimi 90 giorni saranno depositate le motivazioni nei confronti dei quali sarà proposto ricorso alla Corte Suprema di Cassazione dal difensore che punta a dimostrare anche l’innocenza di Antonello Pepi.