Il giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Ragusa (nella foto) ha rinviato a giudizio per stalking un ragusano di 26 anni. La prima udienza è stata fissata per il 24 giugno. Il pm ha chiesto l’archiviazione per altri due reati contestati al giovane: il maltrattamento in famiglia e la mancata sussistenza della figlia minore avuta dalla relazione. Il legale della donna, una ragusana di 23 anni, ha presentato opposizione contro la richiesta di archiviazione. E’ stata l’opposizione dell’avvocato Marcella Pisani, difensore della donna, dopo la richiesta della Procura di Ragusa di archiviare anche il caso di stalking, a fare andare avanti il procedimento. Il sostituto procuratore generale etneo Iole Boscarino ha avocato il caso chiedendo il processo per il ragazzo che nel dicembre scorso è stato raggiunto dalla misura coercitiva del divieto di avvicinamento con l’applicazione del braccialetto elettronico che consente alle vittime di conoscere in tempo reale l’eventuale vicinanza dello stalker nella sfera vietata, nella circostanza stabilita in 500 metri. La difesa, che punta a dimostrare l’innocenza dell’imputato, ha chiesto in aula la revoca della misura. Il gip si è riservato.