II gip del Tribunale di Ragusa ha convalidato stamattina il fermo del 28enne vittoriese accusato dell’incendio divampato nel pomeriggio del 12 luglio a Vittoria in una palazzina di via Cacciatori delle Alpi all’angolo con via Principe Umberto (nella foto).
Si tratta dell’ex fidanzato della donna di 35 anni tratta in salvo da polizia e vigili del fuoco. L’uomo è accusato anche del reato di tentato omicidio aggravato dal legame affettivo che aveva avuto con la donna, oltre che di incendio doloso. Il giudice Ivano Infarinato ha convalidato il fermo come richiesto dal pm Gaetano Scollo ed ha emesso l’ordinanza di custodia cautelare in carcere. L’indagato, difeso dall’avvocato Giovanni Bongiorno, domani comparirà nuovamente davanti al gip per l’interrogatorio di garanzia relativo all’ordinanza emessa oggi. Per l’accusa avrebbe appiccato l’incendio per vendicarsi dopo essere stato lasciato dalla 35enne. In commissariato avrebbe ammesso di avere appiccato lui il fuoco nell’androne della palazzina. Aveva lasciato una pezza per innescare il rogo e avere il tempo di fuggire. Nelle immagini delle telecamere si vedrebbe il ragazzo entrare nell’edificio per poi uscirne mentre dal portone d’ingresso cominciava a divampare l’incendio. All’interno dell’edificio di 4 piani si trovavano diverse persone che sono state evacuate.
Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e il dirigente del commissariato di Polizia, Giovanni Arcidiacono. I vigili hanno salvato la donna che a causa del fumo e delle fiamme nella tromba delle scale non riusciva a uscire. È stata poi portata in ospedale.