“L’Asd Ragusa Calcio, in tutte le sue componenti, prende le distanze e condanna il contenuto dell’articolo pubblicato sul “GiornaleIbleo.it” riservandosi di tutelare l’immagine di soci e/o tesserati nelle sedi opportune, in quanto distorce la realtà e il commento del nostro presidente Coppa”. Inizia così la nota pubblicata questa sera sulla pagina social della società azzurra.
La nota continua: “Ciò che è contenuto nello scritto del direttore responsabile e/o giornalista è lesivo dell’immagine della società e dei soci. Inoltre tende, artatamente, a creare inesistenti e inutili frizioni tra la proprietà passata e la nuova e tra quest’ultima e l’amministrazione che era, nella sua massima carica (il sindaco) oltre che agli autorevoli assessori, a vedere in “condivisione” con la proprietà, la partita di domenica scorsa allo stadio Aldo Campo”.
“Per tale evidente e conclamata sinergia e comunità di intenti, il presidente ha naturalmente parlato di “percorso condiviso” con l’amministrazione. Non ci soffermiamo qui a spiegare al giornale il significato del termine, che pure dovrebbe essere chiaro e comprensibile, quanto piuttosto a ribadire che in questa società vige, in primis, il rispetto fra i soci ed il rispetto verso le istituzioni di ogni livello e grado” è scritto ancora nel documento.
“Il “muro” è già caduto a Berlino nel 1989, infatti, lo stile di questa società è quello di costruire un dialogo con tutti, tifosi in primis, ai quali va riconosciuto e tributato un grande ringraziamento per la presenza ed il sostegno per tutta la “poco fortunata” partita di domenica”. Fin qui dunque il documento della società che non si comprende bene che cosa smentisce visto che a parlare di note dolenti è stato lo stesso presidente Coppa facendo riferimento al terreno di gioco, aggiungendo, nelle sue dichiarazioni, che stava addirittura valutando di giocare in campo esterno le prossime due partite. Per quanto riguarda la lesione dell’immagine, non si capisce bene, anche in questo caso, a cosa faccia riferimento la società azzurra visto che l’analisi fa solo riferimento a narrativa sull’accaduto che, volente e nolente, rispecchia la verità sostanziale dei fatti. Si parla di “muro” di Berlino e di instaurare un dialogo, ma forse è proprio quello che manca, il dialogo, con gli organi di stampa del territorio.