Sono cominciati i lavori per la realizzazione della Casa della comunità di Monterosso Almo, finanziata dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) per 2,2 milioni di euro. L’Asp di Ragusa, in questi giorni, ha consegnato all’impresa esecutrice i locali del poliambulatorio che saranno oggetto di profondi e accurati interventi di adeguamento, a partire dalla ristrutturazione ed efficientamento energetico del vecchio edificio, che verrà ampliato con la realizzazione di un nuovo corpo di fabbrica su due piani (per circa 260 metri quadrati). E’ previsto, inoltre, il rifacimento di tutti gli impianti tecnologici (elettrici, idraulici, di climatizzazione e antincendio). I lavori termineranno, come da contratto, entro il 31 dicembre 2025.
Alla consegna erano presenti il direttore sanitario dell’Asp di Ragusa, dottoressa Sara Lanza, il responsabile del Distretto di Ragusa, dott. Luciano Carnazza, e il responsabile unico del procedimento, geometra Giovanni Lo Scalzo. Ad accoglierli, oltre a un rappresentante della ditta, anche il sindaco di Monterosso, Salvatore Pagano, che ha esaltato la collaborazione con gli uffici dell’Asp, a cominciare dal Servizio tecnico: “Sono orgoglioso perché anche un piccolo Comune come il nostro ha potuto usufruire di un importante investimento che apre scenari qualificanti sotto il profilo dell’assistenza sanitaria. Nelle more della conclusione dei lavori siamo riusciti a garantire il trasferimento dei servizi – a partire da Guardia Medica e 118 – presso altra sede. Non vediamo l’ora di inaugurare la nuova Casa della comunità”.
Il direttore sanitario dell’Asp, Sara Lanza, sottolinea che “l’azienda sta seguendo con scrupolo l’avvio dei numerosi cantieri finanziati dal Pnrr e vigilerà costantemente sull’esecuzione delle opere per garantire il rispetto delle scadenze imposte dal Piano. Si apre una fase nuova per l’assistenza sanitaria e noi, come Asp, dobbiamo farci trovare necessariamente pronti. L’obiettivo del potenziamento dei presidi territoriali è una presa in carico più efficace dei pazienti, contribuendo a ridurre i ricoveri impropri in ospedale”.