Ieri era la terza domenica di settembre. E, come ormai da tradizione secolare, tutta Monterosso Almo è scesa in piazza per onorare la patrona e protettrice, come accade sin dal 1644 senza soluzione di continuità (eccezion fatta per la pandemia), del centro montano. Il simulacro della Madonna Addolorata, già al centro della Scinnuta di sabato, dopo la celebrazione eucaristica di metà mattina, presieduta per l’ultima volta dall’attuale arciprete, il sacerdote Giuseppe Antoci, che tra qualche giorno cambierà sede pastorale, è uscito dal santuario accolto dal suono festoso delle campane e dai giochi pirotecnici. E’ stato, soprattutto, il lancio di “’nzaiarieddi” di colore celeste e di colore rosso a calamitare l’attenzione delle centinaia di fedeli e devoti presenti in piazza Sant’Antonio. Subito dopo, ha preso il via la processione di mezzodì per le vie principali del centro mentre il pregevole simulacro è stato accompagnato da migliaia di devoti alla Madonna al grido di “Viva a Beddamatri”.
Prima della sosta pomeridiana, poi, il simulacro è stato portato in chiesa Madre riaperta al culto in via definitiva, dopo anni di restauro, solo giovedì scorso. Ieri pomeriggio, poi, si è svolta la tradizionale “cena”, ovvero la vendita all’asta dei doni, tra cui prodotti tipici e soprattutto le specialità dolciarie preparate dalle casalinghe del posto. Tra questi la “pagnuccata”, il torrone e i cannoli. In serata, la folkloristica processione vespertina che, tra due ali di folla, si è conclusa con il rientro al santuario del simulacro della Vergine Addolorata, condotto a spalla dai devoti. Prima, il simulacro era stato condotto in piazza San Giovanni dove è stato sistemato sul baiardo e condotto a spalla dai devoti e dai fedeli. Immancabili, poi, i giochi d’artificio che sia la mattina, subito dopo l’uscita, che, in periodo notturno, a conclusione della processione, poco dopo la mezzanotte, hanno rappresentato una spettacolare cornice per un evento religioso che, ancora una volta, ha messo in luce l’amore filiale che intercorre tra l’Addolorata e i cittadini di Monterosso Almo. Stiamo, parlando, del resto, di una festa che ha origini antiche e che ha preso il via nei giorni scorsi con il novenario in santuario. Qui, come detto, il simulacro è stato nuovamente sistemato, a conclusione di tutte le celebrazioni, sull’altare maggiore. Usciti anche i numeri della lotteria: ad aggiudicarsi una moto il possessore del biglietto numero 1408, la tv il biglietto 0793. “E’ stata una festa bellissima e ricca di elementi identitari che tanto bene fanno alle caratteristiche di un borgo che, come quello di Monterosso Almo, intende proporsi all’esterno – sottolinea il presidente provinciale Confcommercio Ragusa, Gianluca Manenti, che ha sostenuto la comunicazione esterna – siamo davvero soddisfatti per le risposte che ci sono state e, soprattutto, per l’attenzione che questo appuntamento religioso ha saputo riversare anche alle attività commerciali presenti sul territorio comunale. E’ indubbio che, momenti come questo, rappresentano una occasione di crescita per tutti. Dunque, arrivederci al prossimo anno”.