“Benché con precedenti note sia stata evidenziata la difficoltosa e gravissima condizione dei vigili urbani, cui, essendo in pochi, viene accollata l’intera organizzazione dei molteplici servizi che vanno garantiti all’intero territorio comunale, fino ad ora non si sono visti da parte dell’amministrazione interventi tesi a risolvere la problematica, che di giorno in giorno si sta trasformando in una vera e propria emergenza. Non pare sia possibile che per garantire il servizio di vigilanza, dove occorrono almeno 25 vigili urbani dispiegati lungo il territorio, oggi tale attività debba essere assicurata grazie al sacrifico e allo spirito di abnegazione di 4 vigli urbani e 6 ausiliari del traffico, che, per la loro sparuta entità, non possono di certo far fronte alle tantissime e variegate necessità della comunità”. Lo denuncia il segretario cittadino della Camera del Lavoro, Salvatore Terranova.
Il quale aggiunge: “Proprio perché oggi il sistema di organizzazione territoriale dei presidi della polizia locale viene mantenuto a spese di queste poche unità, appare irrinunciabile porre l’attenzione su come esse vengono inserite nella programmazione dei turni, evidenziando ciò che comporta sforzarsi di assicurare una presenza efficiente ed efficace con una troppo limitata dotazione di personale adeguato. Gli operatori di polizia urbana riferiscono che ormai i servizi che rendono alla comunità li svolgono a discapito dei loro diritti irrinunciabili. Lamentano spesso che non possono, così come previsto dal Ccnl, godere di 11 ore consecutive di riposo tra un turno e l’altro e spesso capita loro di non poter fruire del riposo settimanale, tant’è che questi vigili urbani hanno maturato da 50 a 60 giorni di riposo ciascuno non goduto e hanno accumulato ferie da dover ancora fruire di 130/140 giorni ciascuno, proprio perché, per acclarate esigenze di servizio, non hanno potuto fruire delle ferie, come sarebbe stato loro diritto, da almeno 3/4 anni”.
“Il colmo dei colmi è poi che, nonostante tutti questi sacrifici effettuati per non far venire meno i servizi – ancora Terranova – non ricevono il pagamento delle prestazioni da loro rese; ci si riferisce a straordinario, reperibilità, festività, progetti e altro. Devono ancora ricevere, così come tutti gli altri dipendenti, il pagamento di queste indennità per le prestazioni aggiuntive rese nel 2022, 2023, per il fatto che il Comune non può liquidare loro il Fes 2022 e quello del 2023, in quanto bloccati a causa di parere negativo da parte dei revisori dei conti. Si trovano nella singolare situazione di dover comunque lavorare per non causare la dismissione di alcuni importanti servizi alla città, ma non possono ricevere il pagamento loro dovuto per la ragione summenzionata. Tale inghippo amministrativo e burocratico va risolto velocemente. Come abbiamo già più volte chiesto e fatto, rivolgiamo all’assessore al Ramo l’invito di convocare immediatamente i revisori dei conti per addivenire alla soluzione del problema. A nostro avviso, in virtù di uno specifico pronunciamento della Corte dei conti, visto che il Fondo 2022 è stato costituito, anche se ad oggi non ripartito, la parte obbligatoria di esso può essere comunque liquidata a tutti i dipendenti di codesto ente. Per cui si sollecita che tale procedura venga attivata e completata in brevissimo tempo, così almeno si mettono i vigili e gli ausiliari e tutti gli altri dipendenti nelle condizioni di recuperare parte di quanto loro dovuto. Sembra che in questo benedetto Comune tutto si sia pietrificato: non si possono di fatto fare nuove assunzioni, neanche di vigili urbani, perché non in regola con gli esercizi finanziari; non si possono pagare i dipendenti per le stesse medesime ragioni. Se tale problematica persisterà ancora per qualche altro giorno, non è escluso che questa organizzazione sindacale si troverà costretta ad indire un sit-in di protesta dei lavoratori dell’ente davanti alla sede del palazzo di Città”.