Il Giovedì dell’Unitre di Modica è stato, questa settimana, dedicato all’incontro (nella foto) sul tema “Il piacere della scrittura” con Carlo Blangiforti, autore del libro “Un vento che passa, un’ombra, un niente”, a confronto con Lucia Trombadore, Marcella Burderi e Saro Distefano, tre soggetti accomunati dall’essere vicini alla scrittura. Si scrive per battezzare le cose – è stato affermato – e sulla scrittura sono state effettuate delle riflessioni che hanno richiamato l’interesse dei presenti. Dalla discussione è emerso l’accattivante valore dei riferimenti del libro di Carlo Blangiforti che è uno scrigno contenete tre racconti. Una riflessione sul senso della vita e sulle ragioni di percorrerla fino in fondo nonostante i venti contrari e i Relatori si sono interrogati a partire dai tre racconti sulla scrittura come necessità. Interessanti gli spunti che sono emersi.
La scrittura come verità, la scrittura come testimonianza e la scrittura come rivendicazione. E ancora: la scrittura come occasione per “vendicare” cioè esigere un pareggiamento dei conti, per dare soluzione a conflitti insoluti che diversamente rimarrebbero irrisolti nella psiche del soggetto che ritiene di aver subito un torto. Scrittura come tentativo di conciliazione anticipata e assicurata dall’uomo attraverso un giustizialismo su misura umana, al contrario di un affidamento al presunto tribunale divino di cui non la vittima non ha alcuna certezza e in cui non ripone alcuna fiducia. Scrittura come “processo” di valutazione e attribuzione di colpe, pene, sanzioni oppure ricompense. Processo, sempre e comunque, che “sblocca”, risolve, scioglie nodi e amare ritorsioni. Il confronto tra Blangiforti ed i tre Relatori si è rivelato singolare per il modo come è stato reso interessante e per come è riuscito a suscitare tanta curiosità e tanto voglia di leggere il libro presentato in maniera nuova e particolarmente efficace. I lavori dell’incontro sono stati aperti ed introdotti dal vicepresidente dell’Unitre di Modica Ignazio Marcello Pagano e sono stati conclusi dal presidente Enzo Cavallo che ringraziando Blangiforti e i relatori per aver piacevolmente intrattenuto gli intervenuti, si è complimentato per la impostazione dei lavori.