Prosegue nel Compartimento Marittimo di Pozzallo l’attività di controllo lungo la filiera ittica, sotto il più ampio coordinamento della Direzione Marittima di Catania. Nei giorni scorsi infatti il personale della Capitaneria di Porto di Pozzallo, dell’Ufficio Locale Marittimo di Scoglitti e gli Ispettori del Centro di Controllo pesca della Direzione Marittima di Catania, hanno passato al setaccio i principali punti di sbarco e depositi di prodotti ittici del ragusano.
L’attività, finalizzata a tutelare la risorsa ittica e contrastare la pesca illegale, ha riguardato in via principale la verifica degli attrezzi da pesca (sistema cd. a “strascico”) utilizzati dai pescherecci della locale marineria, in ragione dell’elevato impatto che comporta questa tipologia di pesca, sia sulla risorsa ittica e sia sull’ambiente, qualora non praticata secondo le regole nazionali e comunitarie.
All’atto dei controlli, eseguiti nei porti di Scoglitti e Pozzallo, su cinque unità controllate, tre di queste sono risultate non in regola, in quanto gli attrezzi presenti a bordo ed utilizzati durante la battuta di pesca erano difformi alle misure minime previste dalle normative vigenti (maglie della rete di dimensioni inferiori al minimo consentito).
L’impiego di tali attrezzi, in quanto non “selettivi”, determina la cattura anche di specie di novellame o sottomisura nelle maglie di ridotta dimensione, impedendone quindi la crescita e la riproduzione in età matura. A tale violazione si aggiunge anche l’accertata mancata registrazione delle catture sul giornale di bordo (cd. log-book) e la riscontrata presenza a bordo di unità da pesca di un cittadino straniero, non assunto regolarmente.
L’attività è poi proseguita, anche nell’entroterra, ove tra gli esercizi commerciali e depositi ispezionati, in un caso, è stato accertato che una consistente quantità di prodotto ittico congelato era sprovvista della documentazione atta a garantirne la corretta tracciabilità. Nel complesso sono state elevate sei sanzioni amministrative per complessivi € 10.000,00 e posti sotto sequestro circa 800 Kg di prodotto ittico, parte del quale è stato poi devoluto in beneficenza dopo il parere di idoneità al consumo della competente Asp di Ragusa e la restante parte avviato a distruzione. L’operazione della Guardia costiera della Sicilia orientale si inserisce nel complesso delle attività volte alla tutela dell’ambiente marino e delle risorse ittiche, in linea con gli obiettivi istituzionali attribuiti al Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia costiera. Le attività di controllo proseguiranno assiduamente con lo scopo di prevenire e reprimere le eventuali catture illecite di specie ittiche, salvaguardare l’ecosistema marino e tutelare gli operatori del settore che operano rispettando le regole utilizzando attrezzature e metodi legali di pesca.