Le attività agricole producono, in special modo in coltura protetta, una notevole quantità di biomasse di scarto che sono di difficile riciclo nel suolo per motivazioni di ordine fisico, chimico e biologico. Si stima che la produzione di biomassa vegetale derivante dalla coltivazione sotto serra si attesti tra le 40 e 60 ton/ha per anno. Quella derivante dalla coltivazione di pomodoro è ritenuta particolarmente pericolosa per i numerosi residui di agrofarmaci ed è sicuramente fonte di microrganismi e insetti dannosi. L’adeguato trattamento di questa tipologia di biomassa comporta necessariamente elevati costi economici e ambientali perché è necessario o conferirla in discarica o, come per lo più accade, induce a comportamenti illegali quali lo stoccaggio in cumuli con produzione di percolato, potenziale fonte di inquinamento del suolo e delle falde, o attraverso l’incenerimento con produzione di fumi ed incremento della Co2 nell’atmosfera.
Ecco perché è stato messo a punto un progetto che ha, pertanto, come finalità quella di smaltire in modo corretto le biomasse di scarto e valorizzarle attraverso il loro impiego nella disinfestazione biologica anaerobica del terreno. I contenuti e i risultati di questo progetto, finanziato dal Psr Sicilia 2014/22, saranno illustrati domani, martedì 27 maggio, dalle 15,30 alle 19,30 nel corso di un convegno che si terrà nella sede dell’Ordine dei dottori agronomi e dottori forestali di Ragusa, in via Grazia Deledda 76 a Ragusa. Interverranno per i saluti istituzionali il sindaco, Giuseppe Cassì, l’assessore regionale dell’Agricoltura, Salvatore Barbagallo, il dirigente dell’Area 3 dell’assessorato dell’Agricoltura, Antonino Drago, il dirigente dell’Ipa di Ragusa, Giorgio Carpenzano, il presidente dell’Ordine, Giuseppe Dipietro, e il capo area Sud Italia di Sata srl, capofila del progetto, Rodolfo Occhipinti. A relazionare l’agronomo Gaetano Alessandro Guarino di ProSea srl che parlerà su “Il progetto Bio Pathogens management” e i docenti di Patologia vegetale presso il Di3A dell’Università di Catania, Giancarlo Polizzi e Vittoria Catara, che invece si soffermeranno sulla “Gestione sostenibile dei patogeni tellurici in ambiente protetto – La disinfestazione biologica del terreno”. Interverrà pure l’agronomo Nino Azzaro, libero professionista, per parlare de “La problematica dei nematodi in ambiente protetto” mentre a chiudere sarà Adriano Gennuso di Sata Srl che si soffermerà su “Le attività implementate nel progetto Mapei Asd con i risultati ottenuti”. Sono previsti 0,50 Cfp per gli iscritti all’Ordine.