A seguito delle numerose segnalazioni pervenute dai cittadini siciliani, il Codacons ha presentato esposti in tutte le Procure della Sicilia “In merito alla sconcertante chiusura dei centri dentistici Visodent – si legge testualmente in una nota dell’associazione – che ha coinvolto centinaia di utenti rimasti improvvisamente senza cure, senza accesso alla propria documentazione sanitaria e, in molti casi, costretti a continuare a pagare finanziamenti per migliaia di euro per prestazioni mai effettuate. Una situazione gravissima, una interruzione di pubblico servizio dall’oggi al domani. In diverse città siciliane, compresa Modica, le sedi risultano chiuse senza alcun preavviso o comunicazione ufficiale, e ogni tentativo di contatto con i centri si è rivelato vano. È stato attivato lo sportello “Sos Visodent”, operativo su tutto il territorio regionale con sede fisica in via Nuovalucello 83 a Catania, per fornire assistenza legale gratuita, raccogliere segnalazioni e testimonianze, e parte una class action a tutela collettiva, finalizzata alla sospensione dei finanziamenti e al recupero delle somme versate. Gli utenti danneggiati – prosegue la nota – possono rivolgersi allo sportello scrivendo a sportellocodacons@gmail.com oppure inviando un messaggio WhatsApp al 3715201706”.
«È inaccettabile che una rete odontoiatrica possa sparire nel nulla abbandonando i pazienti, privandoli dell’accesso alle cure e lasciandoli esposti a pesanti oneri economici – dichiara il Codacons – Chiediamo l’immediato intervento della magistratura per fare piena luce sull’accaduto, accertare eventuali responsabilità penali e garantire ai cittadini il risarcimento integrale dei danni subiti».
La medesima situazione si registra anche a Modica, dove la sede di via Sacro Cuore è chiusa da giorni e nessuno risponde alle continue chiamate delle centinaia di utenti sul piede di guerra. Della situazione si sta occupando l’avvocato Rosario Nigro di Assoutenti. Numerosissimi clienti residenti a Modica e in altri centri della provincia di Ragusa sono stati lasciati senza cure mediche e con le spese da pagare ad una finanziaria, indipendentemente dal fatto di non aver ricevuto le cure pagate. Si parla di un minimo di 4.000 euro ad utente fino anche a 20.000, a seconda della tipologia e della complessità degli interventi dentistici e delle cure mediche. La situazione è dunque in evoluzione.