È stato mandato dal servizio antiveleni della farmacia dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento al Giovanni Paolo II di Ragusa (nella foto) l’antidoto contro una grave intossicazione da glicole etilenico. Antidoto che serviva ad un paziente in condizioni critiche che aveva bisogno del trattamento con fomepizolo. Il tempestivo intervento è stato possibile grazie all’ingresso dell’unità operativa di Farmacia dell’ospedale agrigentino nella Rete nazionale dei Centri antiveleni, che fa capo al centro di Pavia. Un traguardo ottenuto sotto la guida del direttore del dipartimento del Farmaco, Giuseppe Bellavia, che ha promosso il potenziamento delle scorte e la varietà di antidoti disponibili nella struttura.
«L’importanza del risultato – spiega Bellavia – nasce dalla crescente diffusione di sostanze potenzialmente tossiche in ambito domestico e lavorativo. Disporre di antidoti in tempi rapidi può salvare vite umane». La richiesta urgente, giunta il 4 giugno, è stata gestita in poche ore dalla rete Servizio antiveleni dell’Asp di Agrigento dimostrando l’efficienza del sistema e la capacità di risposta in situazioni di emergenza. Il servizio è gestito da Valeria Pizzimenti.