È stata posta sotto sequestro nel porto di Pozzallo la nave Sea Eye 5, dopo il salvataggio di 65 migranti nel Canale di Sicilia avvenuto sabato scorso. L’operazione è stata disposta dall’autorità giudiziaria, come confermato dalla stessa ong tedesca Sea-Eye, che ha raccolto a bordo (nella foto) anche alcune persone ferite.
Secondo Gorden Isler, presidente di Sea-Eye, si tratta di “un atto politico e un grave attacco ai salvataggi in mare”. Isler ha denunciato una “precisa strategia” volta a imporre regole «incompatibili con gli standard di sicurezza», punendo chi si rifiuta di adottarle. La ong ha contestato in particolare le indicazioni del Mrcc (Maritime Rescue Coordination Center) di trasbordare solo i soggetti fragili su una motovedetta della Guardia Costiera, ritenute insufficienti rispetto alle esigenze di cura di tutte le persone soccorse.
In merito all’accusa di un presunto ritardo nella richiesta di assegnazione del porto di sbarco, Sea-Eye ha reso noto di aver contattato più centri di coordinamento, tra cui quelli di Brema e Roma, con documentazione a supporto. Dopo l’assegnazione del porto di Taranto, la nave ha fatto presente l’impossibilità di affrontare quella distanza, sia per limiti tecnici della Sea Eye 5 sia per le condizioni delle persone a bordo. La nave è stata quindi costretta ad attendere sei ore al largo di Pozzallo, durante le quali una donna incinta è stata trasferita su una motovedetta.
è un incrociatore di salvataggio lungo 23,3 metri, progettato specificamente per operazioni di soccorso in mare. Costruito nel 1990 nei cantieri di Schweers vicino a Brema, ha operato fino al 2020 nel Mar Baltico con il nome di Nis Randers per il Servizio tedesco di ricerca e salvataggio marittimo (DGzRS). Successivamente venduto a un privato, è stato acquistato nell’estate 2024 da Sea-Eye e dall’organizzazione United4Rescue grazie a una raccolta fondi che ha superato i 465.000 euro.
La nave è equipaggiata con potenti motori che le permettono di raggiungere rapidamente imbarcazioni in difficoltà e può trasportare fino a 100 naufraghi. Tuttavia, non è progettata per lunghe traversate, motivo per cui le autorità limitano l’assegnazione di porti troppo distanti. Attualmente è sottoposta a revisione tecnica e ammodernamento in vista delle prossime missioni nel Mediterraneo.
Sea-Eye ha ribadito che il suo equipaggio agisce sempre nel rispetto delle leggi internazionali e nell’interesse delle persone soccorse, respingendo le accuse di aver ritardato le comunicazioni o di aver messo a rischio la sicurezza. Il sequestro della Sea Eye 5 rappresenta per l’organizzazione un ulteriore ostacolo nelle attività di salvataggio nel Mediterraneo.