Il barocco di Ibla e il simulacro dell’Addolorata. Un silenzio ovattato tutt’attorno. Carico di emozioni. Silenzio rotto, di quando in quando, dalle note impregnate di mestizia eseguite dai componenti del corpo bandistico San Giorgio Città di Ragusa al seguito del simulacro. Sensazioni che non possono essere spiegate più di tanto a parole. Solo chi è presente può testimoniare quanto certe suggestioni tocchino le corde della propria sensibilità. A prescindere dal fatto di essere o meno credenti (foto Salvo Bracchitta).

Sono questi i momenti straordinari di cui fa parte, a buon diritto, la processione di Maria Santissima Addolorata a Ragusa Ibla. Il lento incedere, ieri pomeriggio, del simulacro della Madre piangente tra i monumenti Unesco, con le viuzze che trasudano un fascino particolare, facendo da cornice ai fedeli in processione, tutti in ossequioso silenzio, a punteggiare ogni tratto del cammino, rappresenta una esperienza singolare ed irripetibile.

A Ragusa, solo in questa festa è possibile riscontrare un’esperienza del genere. Molto intima. In cui la carica di spiritualità e il misticismo della fede costituiscono un elemento unico. Elementi che sono tornati a riaffiorare e rivivere per scandagliare meglio le sottili sfumature del credo di ciascuno.

E non è un caso che l’avvenimento religioso in questione sia da annoverare tra i più antichi del borgo barocco di Ragusa. Anche stavolta, la processione, guidata dal parroco del Duomo, il sacerdote Giuseppe Antoci, e che è partita dalla chiesa di Santa Maria dell’Itria, dove si era tenuta la santa messa presieduta dallo stesso parroco, non ha tradito le attese, raccogliendo attorno a sé un consistente numero di devoti, gli stessi che hanno preceduto il simulacro della Vergine con i ceri, accompagnando il fercolo tra i vicoli e le viuzze.

La processione si è snodata lungo le viuzze limitrofe alla chiesa di Santa Maria dell’Itria. Poi, in piazza della Repubblica, dinanzi alla chiesa delle Anime sante del Purgatorio, su cui nel frattempo il gruppo dei tamburi di Giarratana aveva eseguito la propria coinvolgente performance, il simulacro è stato sistemato sul carrello mobile. E da qui la processione è proseguita per le strade dell’antica città. In più, riprendendo la tradizione, c’è stata la sosta all’interno del Duomo di San Giorgio, con un momento dedicato a una speciale preghiera mariana.

Un rito pregnante, caratterizzato da una intensa sacralità e spiritualità. Il momento solenne dei festeggiamenti che, per tutta la settimana, hanno animato il fervore religioso di questa zona di Ibla, è stato seguito con estrema partecipazione dai fedeli che hanno rinnovato il proprio affetto nei confronti della Madre piangente. Il supporto mediatico delle iniziative è stato garantito dall’impresa Gali group trasporti & logistica di Ispica attenta, come in altre occasioni, a mettere in evidenza eventi religiosi come questo che puntano a sottolineare gli aspetti identitari di una comunità.

La Madonna Addolorata ha poi rinnovato il proprio appuntamento con i fedeli al prossimo anno, quando ci sarà la processione della Settimana Santa, durante il periodo pasquale: il simulacro uscirà di nuovo tra le stradine dell’antico borgo di Ragusa in occasione delle Quarantore.