Grazie alla disponibilità delle cooperative che li assistono, che ridurranno il proprio compenso del cinquanta per cento, prenderà il via da martedì 20 ottobre il servizio di supporto agli studenti disabili. Per molti dei 165 ragazzi sarà il primo giorno di scuola visto che, a causa dell’indisponibilità finanziaria dell’ex Provincia, non è stato possibile fornire il dovuto sostegno a chi ne aveva bisogno. E’ stato fatto questa mattina il punto su quella che ormai è diventata una situazione insostenibile. E non è detto che partendo il servizio, lo stesso possa essere portato a termine sino alla fine dell’anno scolastico.
“Dobbiamo dire grazie – dice Salvina Cilia, presidente del comitato Pro Diritti H – alle cooperative che si sono dimezzate il compenso. E però non possiamo fare a meno di pensare che l’assistenza specialistica sarà di due ore soltanto. Ovviamente tutto questo non ci può stare bene. Anche perché non sappiamo che cosa accadrà dopo il mese di dicembre. I nostri ragazzi potranno ritornare a scuola dopo le vacanze di Natale?”.
Delle somme che il ministero dell’Interno ha destinato per coprire i costi del servizio, vale a dire 415mila euro, per il momento neppure l’ombra sul territorio ibleo. Significa che anche l’ex Provincia, come dichiarato nei giorni scorsi dal commissario Dario Cartabellotta, sta cercando di fare la propria parte, impegnandosi in prima linea. All’incontro di stamani c’erano anche i deputati regionali Giorgio Assenza, Nello Dipasquale, Vanessa Ferreri e Orazio Ragusa che si sono impegnati a interloquire con l’assessore regionale agli Enti locali, Giovanni Pistorio, affinché questa fase di stallo, quella cioè relativa alla mancata trasmissione dei fondi alle ex Province, possa sbloccarsi. Ma in realtà nessuno pensa che ciò possa accadere vista la situazione di grave crisi in cui versa la Regione. Per cui un servizio fondamentale quello dell’assistenza agli studenti disabili, rischia di scomparire.