Vi ricordate i cantieri di servizio? Quelli che avrebbero dovuto garantire una boccata d’ossigeno a chi era senza lavoro? Bene, la Regione ne ha combinata un’altra delle sue. Si registra, infatti, un drastico taglio ai fondi ridotti dai 30 milioni all’origine a quasi nove milioni di euro per la seconda tranche. Questo significa che a rischio ci sono oltre 650 progetti in tutta la Sicilia. La Regione si ritrova a dover far quadrare i conti e, soprattutto, a dover dare una risposta a decine di Comuni. Questo significa che, con molta probabilità, sarà interessato qualche progetto predisposto anche dai Comuni dell’area iblea, gli stessi che non erano mai partiti.
Parliamo di una misura, quella dei cantieri di servizio, varata con carattere d’urgenza da Palazzo d’Orleans nel 2013. Si proponeva di dare sollievo, anche se per un periodo limitato di tre mesi, a oltre ventimila persone. Adesso ci sono ancora quasi diecimila disoccupati siciliani, inseriti nelle graduatorie comunali, che aspettano.