Posto sotto sequestro l’impianto di pretrattamento delle acque che sorge accanto al faro di Scoglitti. La decisione è stata presa dopo l’indagine avviata dall’ufficio locale marittimo in seguito alla rottura di un tratto della conduttura sottomarina. Sembra che più di qualcosa non abbia convinto i militari della Capitaneria che, d’accordo con l’Arpa, hanno deciso di richiedere, ottenendola, l’apposizione dei sigilli.
La conduttura sottomarina aveva fatto registrare una falla nei giorni scorsi, tanto da spingere il sindaco Giuseppe Nicosia a dichiarare che, non essendo ancora chiara la natura del problema, si sarebbe potuto correre il rischio di vietare la balneazione. Ventiquattr’ore dopo era intervenuto l’assessore Filippo Cavallo il quale aveva comunicato che il guasto era stato riparato a tempo di record e che comunque la balneabilità delle acque non veniva messa in discussione anche dopo le analisi condotte dall’Arpa nello specchio d’acqua antistante la zona. Ora la decisione del sequestro. Qualcosa, quindi, non quadra.