Gran concerto di musica sacra e classica del Corpo Bandistico “A. Scarlatti” che, in occasione della serata dedicata ai “masci”, ha omaggiato Maria SS. di Gulfi in Chiesa Madre, riscuotendo un grandissimo successo di pubblico. Insieme all’ensemble diretto dal maestro Sebastiano Gurrieri, lo storico coro polifonico ragusano Enarmonia, composto da circa 45 elementi, diretto dal maestro Salvatore Scannavino. Presidente dell’associazione Enarmonia, Roberto Mezzasalma.
Ieri sera, coro e banda si sono uniti in connubio inedito che ha regalato al pubblico una performance emozionante. Quest’anno, inoltre, l’associazione bandistica “A. Scarlatti” compie vent’anni di onorata attività: proprio per questo, alcuni riconoscimenti sono stati donati durante la serata. Ha presentato il concerto Gianvito Messina.
Il concerto inizia subito con un celebre brano di musica classica: la sinfonia tratta dall’opera “Norma” di Vincenzo Bellini. Divenuta l’opera più famosa del compositore catanese, è stata rappresentata la prima volta a Milano nel 1831 e fu un fiasco. Capita spesso, più di quanto si creda, che le opere oggi divenute celebri, vere pietre miliari nella storia della musica, al loro debutto siano state degli autentici flop. Per fortuna, ci pensa la storia a consegnare all’immortalità questi capolavori. Successivamente, il Corpo Bandistico esegue “1492, la conquista del paradiso”, colonna sonora tratta dall’omonimo film di Ridley Scott del 1992 con Gérard Depardieu e scritta dal compositore greco noto come Vangelis. Si prosegue con un brano di musica sacra, “Ave Maria” di Giulio Caccini, sempre interpretato dal coro e dal Corpo Bandistico.
Successivamente, si passa ad un brano tratto da “I Lombardi alla prima crociata” di Giuseppe Verdi: “O Signore dal tetto natio”. Non sarà questo l’unico brano del compositore di Busseto che il Corpo Bandistico ha interpretato ieri sera. Si passa, infatti, ad un’altra celebre opera di Verdi: da “La Forza del destino”, il Corpo Bandistico esegue “La Vergine degli angeli”, brano che chiude il finale del II atto dell’opera. Pare, infatti, che Verde si sia ispirato per la composizione di quest’opera ad un dipinto che vedeva spesso in chiesa. Cantante solista: Maria Luisa Pignato.
Questo brano chiude idealmente la prima parte del concerto. Viene invitato a prendere la parola Salvatore Scannavino, che dichiara: “Vi ringrazio per l’invito e mi fa piacere stasera essere qui perché possiamo dimostrare che la banda non è solo processioni e sfilate”. Inoltre, vengono consegnate alcune targhe ricordo ai maestri Giovanni Catanzaro, Sebastiano Molè e Giuseppe Mercorillo (assente per motivi lavorativi), oltre alla presidente dell’associazione, Maria Assunta Cilmi: quest’anno, infatti, come si è già accennato, l’associazione compie vent’anni di attività ed ha voluto ringraziare in questo modo le personalità che hanno contribuito a fondare l’ensemble.
Subito dopo questo momento, si cambia genere con “Jesus Christ you are my life” di Marco Frisina, diventato inno del Giubileo, per poi tornare alla grande musica classica con “Halleluja”, tratto dall’oratorio “Messiah” di G. F. Haedel, forse il suo brano più celebre. Il Corpo Bandistico propone ancora brani di Giuseppe Verdi: immancabile “Và pensiero”, tratto dall’opera Nabucco, un brano che non ha certo bisogno di presentazioni, il cui testo è ispirato ai versi del salmo 137 e racconta delle sofferenze dei prigionieri ebrei in Babilonia. Ma il testo è talmente universale che può essere tranquillamente una metafora di qualsiasi forma di schiavitù, sia fisica che morale. Ultimo brano di musica classica in scaletta, il celebre “Coro” tratto dall’Aida, sempre di Giuseppe Verdi, eseguito per intero. Quest’opera è stata rappresentata per la prima volta a Il Cairo nel 1871. Il brano, interpretato ieri sera dal Corpo Bandistico e dal coro, ha riscosso un grandissimo successo di pubblico.
Ma ad un concerto in onore di Maria SS. di Gulfi non poteva certo mancare il celebre “Inno dell’incoronazione”. E infatti, il Corpo Bandistico, l’ha eseguito come ultimo brano, con la partecipazione straordinaria dell’attrice Marta Laterra che ha recitato alcune strofe accompagnata dal clarinetto solista di Mirko Fatuzzo. Inoltre, è stato distribuito al pubblico il testo da poter seguire e cantare insieme al coro. Prima della chiusura, un ringraziamento è stato effettuato dal sindaco Vito Fornaro, da padre Salvatore Vaccaro e da un emozionatissimo Sebastiano Gurrieri. Il Corpo Bandistico “Alessandro Scarlatti” saluta il pubblico con la “Marcia n. 11”. Sarà stato un caso il fatto che in scaletta è risultato essere proprio l’undicesimo brano?