Finisce l’era delle favole e delle fate per Piccitto che adesso viene fuori allo scoperto e prepara la campagna elettorale. Il movimento è uguale a tutti i partiti che fino ad ora hanno calcato la scena della politica nazionale, regionale e locale.
Giochi di potere ed esigenze di partito sono alla base del rimpasto della giunta Piccitto, che guarda caso non riesce a trovare utili collaborazioni a Ragusa, ed è costretto ad importare strateghi e tecnici da Comiso e da Messina.
Era infatti già successo per Corallo, noto imprenditore di Comiso, amico di Grillo dalla prima ora, che era stato cooptato in giunta per colmare il vuoto di strategia che si registrava fin dalle prime battute, dopo l’affievolirsi delle politiche del giovane assessore al bilancio, dal roboante curriculum internazionale, che in effetti si frangevano verso il muro ostico della realtà economica, sociale e politica di Ragusa.
Il comisano, meglio di altri è un fine tessitore, di interessi, assolutamente leciti, ci mancherebbe, ma molto utili all’amministrazione ovvero alla politica del giovane sindaco Piccitto, che va giù a testa bassa su tutto. Nella logica grillina dunque se qualcuno si deve sporcare le mani con il compromesso, sempre di natura lecita, è meglio che sia un parente della zita e non propriamente ella, perché lei deve arrivare vergine all’altare!
Adesso le mani Piccitto le ha dovute sporcare bene perché da Roma gli avranno chiesto, ( ed in questo partito si sa che le richieste non ammettono risposte democratiche!!) di dare posto ad un candidato alle Europee che si è speso bene per il partito – movimento, e che occorreva trovargli un posticino di rispetto. Finiamola con le favole: i grillini vivono di politica come e più di altri.
Ecco così che un ricercatore in materia di alimenti, uno che fa analisi chimiche per alimenti, ( e deve essere pure bravo per aver vinto la borsa studio presso l’università di Messina), veste i panni di assessore a Ragusa: ma cosa c… c’entra. Poco. Pochissimo, forse nulla.
Ma tra tutti i simpatizzanti grillini della nostra città un tecnico bravo, anche donna se preferite, che ne capisce di ambiente non si trovava, tanto che ci voleva un esperto chimico di alimenti di Palermo per risolvere il problema?
Pazzesco: anche i grillini ci colonizzano come hanno fatto tutti, o forse peggio degli altri.
Immaginate per un attimo che il Sindaco di Vittoria, senza andare troppo lontano, si permetta di nominare un assessore proveniente da Palermo o da Messina: non oso immaginare. Penso che scoppierebbe la rivoluzione.
Ma la vera novità è Martorana. È una novità politica perché Martorana a dispetto di altri di politica qualcosa la capisce. Persona per bene, sempre leale con i suoi ideali e mai sceso a compromesso con la sua morale, sa mediare quanto basta per addivenire agli obiettivi che la politica quotidianamente gli impone. Lo abbiamo sempre visto dall’altra parte della barricata, vedremo adesso come si comporterà nella logica del fare.
Ma la novità sta nel fatto che questa alleanza, che prima non si era resa necessaria, tanto che lor signori avevano sbattuto la porta in faccia sia al gruppo di Partecipiamo, sia al gruppo Città, adesso è divenuta obbligatoria, perché il Sindaco aveva perso la maggioranza in consiglio.
Diversi grillini, infatti, per come pare, dissentono sempre più delle linee politiche e strategiche del Sindaco Piccitto – Corallo, e aldilà di plateali dichiarazioni di dissenso, hanno scelto di defilarsi, con assenze strategiche che avrebbero minato al buon andamento dell’attività amministrativa, facendo mancare il numero necessario.
Pertanto occorreva ripristinare immediatamente gli equilibri recuperando i numeri della maggioranza assoluta che consentono di ammortizzare eventuali assenze strategiche.
Muore il Metup e con esso la logica della concertazione globale, virtuale e non, tanto millantata dal movimento 5 stelle, per riaffermare invece antichi canoni della gestione del potere, secondo uno stile che vorrei definire andreottiano, perché il caro Giulio era un maestro nell’arte di accomodare le cose e questo democristianissimo di Piccitto comincia a fare del suo meglio per pratica al meglio questi insegnamenti. Mi chiedo ma dove avrà fatto pratica? Chissà. Prima o poi glielo chiederò direttamente.