Il Presidente del Consiglio Comunale di Ragusa, dott. Giovanni Iacono, a seguito della difficile situazione creatasi al Consorzio Universitario di Ragusa, per il recesso da socio dell’ex Provincia Regionale, ha diffuso la seguente nota:
“Il 19 maggio scorso il Consiglio Comunale di Ragusa, in seduta aperta, ha affrontato la vicenda, politicamente ed istituzionalmente irresponsabile e giuridicamente illegittima, del recesso dal Consorzio Universitario di Ragusa da parte del Commissario dell’ex Provincia Regionale di Ragusa oggi Libero Consorzio di Ragusa. Il recesso assunto unilateralmente dal Commissario scelto dal Presidente della Regione Crocetta è illegittimo in quanto la Provincia ha sottoscritto, solidalmente al Comune, sia nel giugno 2010 che nel febbraio 2013 impegni formali e finanziari fino all’anno accademico 2026-2027.
Il Consiglio Comunale si è pronunciato, unanimemente ed al di là di ogni schieramento, attraverso il documento diramato a seguito della seduta.
Il Sindaco di Ragusa ha notificato al Commissario Floreno, in data 21 maggio 2014, formale richiesta di revoca in autotutela della delibera di recesso ed ha continuato con incontri successivi a reiterare la richiesta; i deputati nazionali e regionali, presenti in Consiglio Comunale, ma anche i deputati regionali assenti, avevano dichiarato, sotto elezioni, che avrebbero chiesto al Presidente della Regione assicurazioni per l’invocata ‘’rimozione del Commissario Floreno perché politicamente inadeguata alle esigenze del territorio’’ e anche i Sindacati si sono schierati contro l’atto ingiustificato del Commissario che oggi sta al suo posto, senza che nulla sia cambiato !
Voglio ricordare, e lo farò con nota formale al Presidente della Regione, che in occasione dell’ultima campagna elettorale delle Europee, durante il suo tour a Ragusa, ha anche annunciato che ‘’avrebbe risolto con il Commissario Floreno la questione del recesso da socio del Consorzio Universitario dell’ex Provincia di Ragusa’’, oggi Libero consorzio di Ragusa.
Visti i risultati ottenuti, è legittimo chiedersi: è possibile che il Presidente della Regione, che ha nominato il Commissario alla provincia e al quale il commissario risponde istituzionalmente, non abbia ‘incidenza’ presso il Commissario nominato ?
Non credo che un Commissario inviato dalla Regione possa avere un comportamento, nell’esercizio delle sue funzioni, difforme rispetto a quanto votato in Assemblea Regionale sia in materia di bilancio per i consorzi che rispetto alla permanenza nei Consorzi Universitari attraverso gli ordini del giorno, difforme rispetto a quanto deliberato sullo stesso argomento da altri Commissari provinciali (v. in primis Trapani), difforme rispetto ad una intera comunità che si è espressa con i suoi rappresentanti istituzionali (Sindaco, Consiglio Comunale, Deputazione nazionale e regionale), sindacali, sociali e professionali.
E’ credibile che un Commissario provinciale, con tutto il rispetto dovuto alla persona, possa decidere di fare tutto da sola, di recedere da socio, di essere inadempiente, di chiudersi a riccio e non ascoltare nessuno?
Abbiamo necessità di capire subito chi vuole che quel che rimane dell’Università a Ragusa cessi definitivamente e c’è un solo modo per fare chiarezza e dare trasparenza a ciò che si pronuncia, da parte di tutti, in campagna elettorale. E’ necessario un atto formale, immediato ed urgente, del Presidente della Regione Crocetta e dei deputati regionali nella direzione annunciata per il ripristino degli impegni assunti dal socio provincia; viceversa, apparirà fin troppo chiaramente chi vuole che a Ragusa l’Università scompaia per sempre”.