Interrogativo che potrebbe non trovare risposta in tempi brevi, con gruppi di vacanzieri del week-end che rischierebbero, da San Giacomo a Marina di Ragusa, di trascorrere giorni di inaudita sofferenza alla ricerca della ‘’final destination’.
Lo smembramento del gruppo del Megafono all’Assemblea Regionale Siciliana avrà effetti anche e soprattutto sul nostro ‘’territorio’’
Artefice dell’allontanamento da Crocetta dei cinque del gruppo del Megafono è sicuramente Nello Dipasquale che è stato, in queste ore, il più contattato alla stampa regionale, la ‘’ricamatrice’’ che ha imbastito sul telaio della politica questa mossa da democristiano purosangue. L’aver tirato dalla propria parte anche il burbero e severo Malafarina, con cui, peraltro, i rapporti non sono stati sempre idilliaci, la dice lunga sull’opera di tessitura che è stata suggellata dalla consacrazione di ‘Territorio’ sulla scena politica regionale.
Potrà essere non condiviso, potrà essere poco considerata la sua influenza in ambito palermitano, si potrà avere scarsa fiducia sul suo futuro politico, ma intanto ‘Territorio’, in autorevole compagnia dei socialisti, sia pure non ai livelli degli anni ’80, è gruppo all’Assemblea Regionale Siciliana.
Ne faranno parte gli stessi cinque deputati del Megafono di Crocetta, Giovanni Di Giacinto, Nino Oddo, Nello Dipasquale, Gianbattista Coltraro e Antonio Malafarina, ma si mormora già di nuovi ingressi come quello dell’ex grillino, vicepresidente dell’ARS, Venturino.
Se sono vere le illazioni sul presunto impegno di Crocetta per scompaginare la formazione di Territorio all’ARS, Nello ha saputo rendere pan per focaccia, e in tempi relativamente brevi per la politica.
Si parla di un esclusivo cambio di denominazione per un gruppo che si dice sempre pronto a sostenere Crocetta e il suo governo, tutto è possibile in politica ma alle favole, ormai, credono poco anche i bambini.
Lapidaria la versione di Nello Dipasquale ai giornalisti, “Il presidente dice da mesi che il Megafono è un’idea e non un partito, bene, un’idea non ha bisogno di parlamentari a Sala d’Ercole”.
Malafarina è più politico e smorza i toni imputando la scelta alle “troppe polemiche” sulla questione della contrapposizione con il Partito democratico, Coltraro parla di un percorso già avviato, da tempo, e aggiunge il particolare della vicinanza a Renzi, per ora in funzione solo nazionale.
Quindi aperte tutte le ipotesi in sede locale che volevano Dipasquale in avvicinamento al PD renziano, tramite Zambuto e Calabrese.
Ma cosa farà Mario Chiavola ? Cambierà l’intestazione dei comunicati stampa o, ipotesi poco probabile, si ergerà localmente a vessillo di Crocetta e della Stancheris ? E Angelo La Porta come vede questo connubio con i socialisti, propedeutico all’abbraccio con i democratici ?
Interessante potrà essere anche capire chi prenderà le redini del Megafono in provincia, pardon, nel Libero Consorzio, sicuramente vedremo di nuovo La Mattina sulla scena politica locale, sicuramente ci saranno altri che coglieranno al volo l’occasione e transiteranno nel Movimento che resta sempre quello del Presidente della Regione e dell’Assessore al turismo: se non saranno pranzi e cene, una merendina si riuscirà a strappare.