Clamoroso al Cibali, o meglio a Fontanarossa, o esclusivamente “ Benvenuti” a Catania, di getto scrivo questo articolo ripercorrendo e spinto più dall’animo dell’attento osservatore e meno dello scrittore e poeta, ma non si può non evidenziare il collasso morale, sociale e sociologico che la città etnea sta vivendo sotto tutti i punti di vista.
Spettacolo: tagli ai finanziamenti e crisi assoluta di tutte le istituzioni artistiche del luogo, senza che nessuno riesca o voglia risanare e far rialzare la testa a quel mondo che sempre e da sempre viene monopolizzato dal potere a loro convenienza;
Turismo: è proprio di questi giorni la notizia che un’anziana tedesca venisse malmenata e scippata nel bel mezzo del centro storico di Catania, tra passanti ignari e non, dei propri oggetti, lasciando in essa sgomento e paura e continuando ad alimentare il “MITO” del siciliano MAFIOSO;
Lavoro: su questo seriamente nemmeno il buon Camilleri poteva ipotizzare racconto migliore, infatti è visibile a tutti coloro che si sono apprestati a prendere l’aereo in questi giorni, che la mansione di “CARRELLISTA” ( colui che recupera e ripone i carrelli dei bagagli all’interno dell’aeroporto ) viene svolta dagli zingari, che raccogliendo le monetine lasciate dai passeggeri, con dedizione e puntualità le inseriscono nell’apposito raccoglitore, però tanti non sanno, che “Qualcuno” solo un paio di mesi fa, ha ritenuto opportuno lasciare a casa decine di padri di famiglia che svolgevano con professionalità questo servizio.
Spero e sogno di vedere rinascere per l’ennesima volta Catania dalle ceneri e ritrovarla più bella, non solo per me, ma per tutti coloro che vorranno ammirarla.