Incontro al Centro Studi Feliciano Rossitto sull’Università a Ragusa. Momento di confronto assai partecipato, come del resto risultano tutte le iniziative del Centro, che ha visto la diretta partecipazione del Presidente del Consorzio Universitario e la presenza di una vastissima schiera di convitati a questo banchetto politico-culturale, a vario titolo legati, anche nel passato, alla questione che attiene agli aspetti sociali, culturali, economici e politici della nostra comunità.
Iniziativa che cade a vent’anni dalla istituzione del Consorzio Universitario e coincide con la scomparsa della Provincia che del Consorzio è stata fondatore e finanziatore. L’assenza di rappresentanti del disciolto ente di viale del Fante non è stata nemmeno presa in considerazione dai presenti, nella consapevolezza generale che gli attuali residui responsabili, al momento, antepongono altre priorità che ritengono più importanti.
L’argomento del futuro dell’Università a Ragusa è stato introdotto da una esaustiva e appassionata disamina del Sen. Battaglia, Presidente del Consiglio di Amministrazione, che ha ripercorso le tappe più importanti della storia dell’università iblea.
Con una lucida analisi dei fatti, susseguitisi negli ultimi anni, non ha nascosto le grandi attuali difficoltà, alcune delle quali affondano le radici nella storia più recente, che si legano al processo di trasformazione legato all’istituzione dei Liberi Consorzi, il cui iter, non ancora definito, potrebbe incidere, non poco, sul futuro dei Consorzi Universitari in genere.
Momenti cruciali per l’Università a Ragusa sono stati gli anni del decentramento spinto e quelli dei diversi contenziosi con l’Ateneo catanese, forse sarebbe meglio dire con i Rettori dell’Ateneo catanese.
C’è di buono che l’ultimo accordo, che conferma la presenza dell’Università a Ragusa fino al 2027, risente di un nuovo clima di fiducia e collaborazione che il Sen. Battaglia ha saputo intavolare con il nuovo Rettore, figura che ha dimostrato, in dal primo momento, attenzione diversa e particolare nei confronti del nostro territorio.
La presenza di una sola struttura didattica universitaria, quella di Lingue, non è, di certo, un limite: la struttura didattica speciale, qualcosa in più di una facoltà, è una struttura di eccellenza, unica da Napoli in giù, dove è possibile studiare angloamericano, francese, inglese, spagnolo, tedesco, arabo, cinese, giapponese e portoghese-brasiliano, prossimamente anche la lingua dei segni, avvalendosi di strutture all’avanguardia (laboratorio con 56 postazioni, 2 biblioteche, Laboratorio multimediale per oltre 100 postazioni), con l’ausilio di 50 docenti.
Nel patrimonio del Consorzio Universitario figurano anche la biblioteca di agraria, quella giuridica, il laboratorio di agraria e quello di biologia molecolare, eredità delle disciolte facoltà presenti in passato.
Il Senatore Battaglia, con grande entusiasmo ha vantato le peculiarità della massima istituzione culturale e didattica locale, fra cui ha messo in primo piano la struttura organizzativa di segreteria, lo sportello ERASMUS, i rapporti diretti con la Kore di Enna, l’Università Pontificia e la Sapienza di Roma, la casa dello studente, ristrutturata con fondi regionali, gestita dall’ERSU che ne ha curato l’arredo, fonte questa, insieme a tutto il resto e all’indotto, di notevole beneficio per la bilancia commerciale locale che ne viene enormemente favorita.
Non meno attenta la disamina delle questioni attinenti alle possibili fonti di finanziamento, fra cui ha sollecitato la massima attenzione da parte del Sindaco, presente all’incontro, per la possibilità di dirottare a favore della presenza dell’Università fondi della Legge su Ibla, così come, per fatto culturale, vengono sostenute Ibla Buskers o Ibla Gran Prize.
Numerosi gli interventi dei presenti, fra cui si sono distinti quelli che hanno sollecitato l’importanza di una maggiore sensibilità sociale della città e una necessaria forte condivisione del territorio, esigenze che, è stato fatto rilevare, richiedono anche una attenta rivisitazione dello Statuto, le cui norme, in passato, hanno allontanato l’ingresso di soci privati nella compagine consorziale.
Sulla necessità dell’allargamento della schiera dei partners e sul ruolo che si deve assegnare all’Università non solamente in termini logistici, ma più ancora occupazionali, si è fermato il Sindaco Picccitto, con un intervento più retorico che realmente propositivo, auspicando una progettualità ampia per sfruttare al meglio le enormi potenzialità e assicurando il massimo impegno per ogni progetto importante di rilancio.
In chiusura intervento dell’on.le Chessari, che già aveva introdotto i lavori, e conclusioni del Sen. Battaglia che ha fatto interessanti precisazioni sul ruolo e sulle defezioni che si sono avute nel passato, di enti pubblici e privati, sottolineando, con convinzione, i meriti della struttura universitaria, assai apprezzata dagli studenti, rivendicando le potenzialità di importante risorsa per il territorio, investimento che si riverbera, direttamente sul PIL locale, per cui ha auspicato che i Sindaci del comprensorio si impegnino da protagonisti della nuova realtà che si andrà a delineare nell’ambito delle rinnovate aree amministrative.