All’adunata di Nello Di Pasquale e di Giovanni Cosentini hanno risposto, numerosi, iscritti e simpatizzanti del Movimento Territorio: una assemblea programmatica, che ha fatto seguito alle numerose e periodiche riunioni interne, dalla quale, forse, qualcuno attendeva emergessero novità.
Si profilano all’orizzonte nuove aggregazioni e nuove alleanze, le vicissitudini del governo regionale e le tensioni con i partiti di governo non lasciano intravedere spazi per Territorio, la stessa situazione politica locale, apparentemente stantia, fa trapelare non poche fibrillazioni. Se, a tutto questo, si aggiunge che, fra poche settimane, si andrà alle urne, ci si attendeva, almeno, qualche annuncio.
Invece è stato detto, a chiare lettere, che, almeno per uno o due anni, Territorio penserà solo al territorio: in futuro non si escludono possibili convergenze con altre forze politiche, ma per il momento il panorama non offre nulla di minimamente appetibile. Non si tratta di rifiutare la destra o la sinistra, quanto piuttosto di non trovare spazi di condivisione per quelli che restano i principi fondamentali del movimento.
Si resta componente fondamentale del Megafono a cui è stata ribadita, questo un segnale chiaro per Crocetta, la profonda consapevolezza dell’apporto concreto dato in tempi non sospetti, quando il sostegno alla lista di Crocetta fu dato, determinante ai fini del risultato, senza alcuna certezza che il leader diventasse Presidente della Regione. E, ancora oggi, Nello Di Pasquale, come del resto i suoi amici di tutta la provincia, non rivendicano posizioni privilegiate, fedeli solo nel perseguire un nuovo modello di politica che rompa con il passato.
Sperando, ma questo non è stato detto, che il modo di fare politica sia questo nei confronti di tutti e non solo di Territorio che nulla pretende. Il riferimento che facciamo, per esempio, si rivolge alle nomine dei Direttori Generali delle ASP, fra cui compaiono ancora nomi dell’era Lombardo e dove si intravedono non poche ingerenze dei partiti.
Per il resto attenzione alle tematiche locali con particolare sostegno agli amministratori che devono essere coadiuvati nelle loro politiche di appoggio alla maggioranza o di opposizione.
Per le elezioni europee, nessun cenno, comprensibilmente, forse, in relazione alla ancora incerta candidatura di Lumia che sarebbe il candidato del Megafono.
Al di à dei temi più attinenti alle linee programmatiche del Movimento, non pochi gli spunti degni di nota: innanzitutto il richiamo alla scrittura della Costituzione, da parte dell’avv. Sbezzi, tema che fermato l’attenzione dell’uditorio per la sua grande attualità.
Fra le pieghe del suo discorso, è stato poi Giovanni Cosentini fare un annuncio che non ha sorpreso ma che era atteso da molti: come tanti, anche Cosentini ha voglia di scommettersi ancora, di continuare a fare politica, in termini che saranno stabiliti dagli elettori ma che non potranno, in ogni caso, limitare un impegno che nasce da lontano e da principi alti di politica.
Un riconoscimento all’impegno dei ragusani per la politica, e di Territorio in particolare, è stato dato dall’avv. Lombardo, di Vittoria, che ha esaltato l’impegno del Movimento, visto come punto di riferimento del ‘fare’, caratura questa, sembianza, che ritiene di poter attribuire, legittimamente, a Territorio.
In ultimo, l’intervento di Padre Di rosa, gesuita della Diocesi di Noto, attento osservatore della politica di Territorio, quasi un padre spirituale del Movimento, avvicinatosi spontaneamente allo stesso, che, parlando di Sturzo e di La Pira, delineando i tratti essenziali della loro politica, a proposito della fine delle logiche di scambio fra politici ed elettori, ha citato la battuta di quei cittadini di Pozzallo che un giorno gli rivolsero, a proposito del Sindaco di Firenze: ‘’ La Pira non ha fatto nulla per noi’’, battuta che è sembrata su misura per la politica vantata da Nello Di Pasquale, una politica fatta di servizio e visione globale delle problematiche, scevra a interessi personali e da logiche clientelari.