“Presenteremo nei prossimi giorni un’interrogazione per capire come si è proceduto all’organizzazione delle iniziative natalizie, alla luce di continui incarichi diretti che pian piano stanno venendo fuori dalle delibere pubblicate nell’albo pretorio”. E’ questo il senso del comunicato congiunto di Territorio, Megafono, Ragusa Domani e del Gruppo Misto. “L’assessore Campo – continua il comunicato – parlò di una scommessa da vincere e di iniziative che avrebbero portato turisti da ogni dove. A pochi giorni dal Natale e a conclusione dei due fine settimana utili allo shopping, purtroppo di turisti a frotte nemmeno l’ombra. Anche i ragusani hanno disertato il centro storico. La comunicazione dell’evento è partita tardissimo. Basti pensare – conclude il comunicato – che alle tv locali e ai giornali soltanto mercoledì scorso (18 dicembre) sono stati chiesti i preventivi per l’acquisto di spazi pubblicitari. Cosa si pensava di promuovere la festa della Befana o il Carnevale 2014?”
Mettendo da parte la polemica riguardante l’affluenza agli spettacoli o la qualità degli stessi, non mi esprimo in merito, visto che non mi compete e poi sarebbe un po’ come parlare del segreto di pulcinella, visto che le band coinvolte non sono proprio sconosciute al pubblico ragusano, che ne può beneficiare tutto l’anno e da parecchi anni. Quindi, mettendo da parte queste polemiche vorrei sottolineare un altro aspetto, riguardante la tanto decantata trasparenza dei grillini.
La trasparenza! La grande spada di Damocle di tutte le amministrazioni.
Iniziamo col dire che questi spettacoli sono stati scelti, così come dichiara l’assessore Campo, dalla rosa di proposte giunte in assessorato e poi vagliate in base alla loro economicità e con un occhio, ci assicurano, alla qualità degli spettacoli.
Quanto sono costati? In tutto 60 mila euro. Quanto è costato, invece, ogni singolo spettacolo non è dato ancora saperlo, visto che sono state pubblicate solamente due delibere riguardanti il “Natale Barocco”. Le due delibere riguardano, una, la tipografia ed l’altra il costo per la grafica. Per inciso a me questa grafica piace, ma a crearla è la stessa mano che ogni anno dà vita ai manifesti di Ibla Buskers. Familismo? Può essere, ma i manifesti sono belli.
Non trovando tutte le altre delibere abbiamo interpellato l’assessore Campo, la quale, sentendosi inspiegabilmente attaccata, ci ha accusato di occuparci solamente dei costi degli spettacoli e non della qualità degli stessi, come se il voler sapere il costo di ogni singolo spettacolo andasse a detrimento dello spettacolo stesso. Solo in un secondo momento l’assessore, resosi conto che non c’era nessun doppio fine, ci ha spiegato che molto probabilmente si trattava di un problema tecnico e che quanto prima tutto sarebbe stato consultabile. Nulla di tutto ciò si è avverato. Anzi, il 20 dicembre scorso, rinnovandole la richiesta ci è stato nuovamente risposto che gli uffici avevano pubblicato tutto e se qualche delibera mancava di sicuro era colpa di un fantomatico ufficio internet, che a fine anno, è oberato di lavoro. Le delibere pubblicate sono sempre e solo due.
Infine, sarebbe stato interessante capire e sapere come mai nel programma del Natale Barocco, tipo quello consegnato alla stampa, non c’è nessuna menzione del concerto di Fabio Abate (in programma il prossimo 27 dicembre al Teatro Donnafugata), mentre nel cartellone degli eventi delle manifestazioni natalizie, pubblicato sul sito del Comune, fa bella mostra di sé il suddetto concerto. Sarebbe interessante sapere qualcosa di più su questa new entry, naturalmente quanto è costata e sopratutto come mai a programma già chiuso si è deciso di inserire questo spettacolo. Ma come scrivevo non è dato saperlo, i fautori del “tutto on line”, della “trasparenza” e dello “streaming a tutti i costi” non sempre riescono ad attuare gli slogan decantati in campagna elettorale.