Voci non confermate, darebbero per avviate trattative per la cessione del Città di Ragusa, che dovrebbe essere la prima squadra di calcio della città, ad un imprenditore della provincia di Catania, già molto attivo nel settore calcistico, come dirigente proprietario di società calcistiche.
I contatti sarebbero stati intrapresi tramite l’ex direttore sportivo della società ragusana, Santo Palma e sarebbero a buon punto.
Ragusa si libererebbe dall’ingombrante presenza di una dirigenza che non ha mantenuto nessun impegno, a cominciare dalla presentazione di una adeguata squadra dirigenziale della società, lasciando, per mesi giocatori e tecnici senza rimborsi spese e millantando soluzioni dell’ultimo minuto che non sono mai arrivate.
Non c’è però, da stare allegri perché il futuro che si delinea per il calcio a Ragusa non sarebbe affidato al cuore di qualche imprenditore locale bensì a quello affaristico sportivo di un dirigente di altra provincia che, evidentemente ritiene di poter ben operare sul territorio.
Nulla da ridire sul personaggio interessato alla trattativa ma, di certo, una cosa è l’imprenditore locale, un’altra l’azione affaristico-sportiva, pur se del tutto legittima e che potrebbe anche essere foriera di successi.
Ma a Ragusa ne abbiamo visto di tutti i colori e, quindi, fino a quando non ci saranno sul tavolo garanzie concrete e progetti credibili, verificabili e adeguate garanzie finanziarie, rimane tutto nel campo delle utopie.
Sarebbe bene, al riguardo, che si verificasse se è possibile sfruttare il nome ‘Città di Ragusa’ senza adeguate garanzie per il buon nome della città.