Orgoglio tutto italiano sull’Etna. E’ stata osservata per la prima volta la Nebulosa Granchio alle altissime energie del TeV attraverso un rivoluzionario telescopio sperimentale, il Cherenkov Astri-Horn messo a punto da ricercatori italiani e posizionato sull’Etna. Il prototipo, installato presso l’osservatorio di Serra la Nave nel Parco dell’Etna, è stato testato per 29 ore tra dicembre 2018 e gennaio 2019, mostrando appieno l’efficacia della tecnologia nell’intercettare i cosiddetti fotoni blu (che nascono dall’interazione dei raggi gamma con l’atmosfera terrestre). Grazie all’innovativa osservazione della Nebulosa Granchio, il resto di una supernova sito nella costellazione del Toro, gli scienziati potranno produrre in serie questi telescopi, dedicati allo studio della radiazione più energetica prodotta dagli oggetti celesti.
I raggi gamma non arrivano direttamente sulla superficie terrestre, ma vengono “bloccati” dall’atmosfera. Quando interagiscono con le particelle dell’atmosfera generano fotoni blu (la cosiddetta luce Cherenkov) che possono essere intercettati dagli omonimi telescopi. Come indicato, la nuova tecnologia italiana migliora l’efficacia di questa osservazione ad altissima energia, permettendo di carpire nuove e più dettagliate informazioni degli oggetti celesti immortalati. È stata messa nel mirino la Nebulosa Granchio poiché si tratta di una nota sorgente di raggi gamma, analizzata per la prima volta alle energie del TeV (Teraelettronvolt) nel 1986 dal telescopio a singolo specchio Whipple.
Foto: Nasa e Catania Today