Riceviamo e volentieri pubblichiamo la lettera inviata dal presidente dell’associazione “La stele di Rosetta”, Emanuela Russo:
“Egregio Dott. Luigi Bordonaro, Le scriviamo fiduciosi in un Suo tempestivo intervento per far rispettare ciò che la legge prevede a favore dei nostri figli disabili con autismo in merito al servizio ASACOM presso il Comune di Pozzallo e che a tutt’oggi è impantanato e senza data di inizio.
Il Sindaco ci ha accusati di sollevare polemiche gratuite e pretestuose solo per aver chiesto giustizia.
E’ indecente, ci indigna e ci umilia.
“Il servizio dovrà essere reso a partire dal primo giorno di apertura delle scuole sino al termine delle attività didattiche … ”
Il principio di cui all’art. 34 della Carta Costituzionale: “La scuola è aperta a tutti”, non significa banalmente che la scuola è obbligata ad accogliere tutti, ma più efficacemente ad accoglierli e fornire loro l’istruzione, l’educazione e la socializzazione adeguata e proporzionata non solo alle condizioni psico-fisiche ma alla “dignità” dello studente quale essere umano e portatore di diritti e di doveri.
“Forse non tutti sanno quanto problematico possa essere costruire un proficuo rapporto di fiducia tra operatore e assistito, soprattutto quando l’assistito è un bambino con diagnosi di disturbi dello Spettro Autistico. A volte può trascorrere anche un intero anno prima che un bimbo con autismo si lasci toccare dal suo educatore, o possa farsi anche solo sfiorare, abbracciare.
Genitori di alunni con disabilità stanchi di vedere il proprio figlio cambiare ogni anno insegnante di sostegno: “Ci sentiamo, noi genitori di ragazzi con disabilità, figli di un Dio minore, incapaci di difendere i diritti dei nostri bambini. Iniziamo il cammino che siamo agguerriti e strada facendo ci spegniamo”.
Studenti costretti a cambiare insegnante anche ogni anno, in barba al principio della continuità didattica….
L’autismo è un mondo a parte.
Fatto di piccolissimi passi avanti che possono essere smarriti in pochi istanti.
Basta un cambiamento improvviso, un colore diverso, un gesto d’istinto letto in modo non quotidiano.
Lo dice il Miur, lo ripete la legge, lo chiedono i genitori, ma a nessuno importa…
e allora visto che NON POSSIAMO AVERE LA CONTINUITA’ DIDATTICA ( e cioè sempre lo stesso insegnante di sostegno) allora almeno dateci la certezza che il primo giorno di scuola ci sia un volto “amico” … un punto di riferimento visivo, una certezza del continuum di cui la maggior parte dei bambini autistici gravi e gravissimi necessitano. l’ASACOM che segue da anni il nostro bambino è quel volto amico che agevola il percorso di inclusione di un bambino con autismo severo.
Grazie se vorrà ascoltarci”.