“Basta con i commissari e soprattutto basta con le dichiarazioni inutili e dannose. Ho ascoltato con grande dolore le affermazioni del Commissario Scarso che ha comunicato che la Provincia di Ragusa non farà più parte del Consorzio Universitario ibleo. Come si fa a esternare queste decisioni senza confrontarsi con nessuno e senza pensare alle conseguenze di ciò che si afferma? Non si può motivare con la spending review o, ancora peggio, affermando che la situazione finanziaria dell’Ente non consente di assumere oneri finanziari per servizi non essenziali”.
Anche l’onorevole Orazio Ragusa si è unito al coro di dissenso nei confronti dell’uscita del Commissario Scarso. Leggendo le dichiarazioni di Ragusa pare che neanche lui abbia creduto o abbia capito lo stratagemma di utilizzare la Giunta per spronare la Regione a finanziare la Provincia per salvare l’università iblea, invece, senza mezzi termini afferma: “l’università e la ricerca rappresentano per la provincia un elemento di cui non si può fare a meno. Le scellerate dichiarazioni del Commissario Scarso ci pongono davanti ad una decisione che lancia una chiara sfida al futuro dell’università iblea all’interno del Consorzio universitario. La vera domanda che l’intero territorio deve porsi è se l’esperienza universitaria a Ragusa merita un’attenzione particolare rappresentando una prioritào no? Rispondendo – continua Ragusa – con serietà a questa domanda possiamo poi decidere tutte le azioni future del nostro percorso. Io in questo Consorzio ci credo, faccio parte a titolo gratuito del Cda, e lotto quotidianamente per cercare di preservare e garantire il futuro lavorativo alle famiglie che vivono attraverso il lavoro del Consorzio e soprattutto garantire il diritto allo studio a tutti i giovani che per motivi economici e didattici scelgono Ragusa come sede dei loro studi”.
L’onorevole Ragusa non fa menzione delle tardive e mal poste giustificazioni di Scarso, ma è chiaro che ad esse si riferisce quando parla della dannosità di certe affermazioni “che non aiutano la nostra Provincia a essere credibile. Se noi stessi non crediamo nell’università in Provincia di Ragusa perché dovrebbero crederci a Palermo? Mi chiedo – conclude Ragusa – dov’era Scarso quando, per difendere l’università a Ragusa, abbiamo lottato e siamo riusciti a limitare i danni. Possiamo assumerci la responsabilità di lasciare la nostra terra senza l’offerta formativa fino ad oggi erogata? Io credo che non possiamo e non dobbiamo!”