Carmela Floreno è il nuovo commissario della Provincia Regionale di Ragusa. Già Prefetto di Siracusa, dal 2009 al 2011, e ancor prima alla Prefettura di Enna dal 2003 al 2009. La dottoressa Floreno è un servitore dello Stato di lungo corso. Laureatasi nel 1972 in Giurisprudenza a Catania diviene funzionario della Carriera direttiva amministrativa del Ministero degli Interni. Nel 1986 viene promossa a vice-prefetto ispettore a Siracusa e poi vice-prefetto a Catania, nel 1994. Nel 2003 viene insignita dell’onorificenza di Grande ufficiale della Repubblica.
Era nell’aria la sua nomina, ma solo pochi minuti fa abbiamo avuto la conferma. Come eravamo certi e non da oggi che l’avvocato Scarso non veniva ricofermato. Era il 24 dicembre scorso quando pubblicammo l’indiscrezione dalla Regione che ci assicurava che l’allora commissario non sarebbe stato riconfermato. Fummo trai i primi, e direi pure tra le pochissime testate, a denunciare l’illegittimità della nomina di Scarso, che non aveva i titoli per ricoprire il ruolo di Commissario. Così come fummo noi a far scoprire, insieme a qualche altro attento collega, la tanto discussa e vituperata delibera che indirettamente condanna, o condannava, alla chiusura l’università iblea. Notizia che ha fatto scalpore ed ha spronato qualche politico, Giovanni Mauro su tutti, a prendere una posizione chiara e contraria a quella decisione definita, giustamente, scellerata.
Adesso le sorti della Provincia e del territorio sono nelle mani della dottoressa Floreno. Certo per i prossimi tre mesi, poi bisognerà vedere cosa si deciderà a Palermo. Se si andrà a elezioni o se si chiuderà, in Sicilia, una volta per tutte, il capitolo province.
Siamo consapevoli del ruolo gravoso che già da domani attende la Floreno. Tutte quelle questioni, che sino ad oggi ci siamo posti in via teorica, adesso toccherà a lei dirimere e risolvere, innanzitutto darà il là alla delibera di Consiglio che sancirà l’uscita definitiva della Provincia dal Consorzio universitario? Il suo ingresso in Provincia darà finalmente un indirizzo a quest’Ente? Potremo finalmente sperare in un cambio di rotta, magari sostituendo ai tanti proclami, a cui siamo stati abituati, a delle azioni fattive? Vedremo.
Per adesso non possiamo che salutarla e congratularci con lei per la nomina a commissario e augurarle buon lavoro.