Il Comitato del 9 dicembre (C9D) ha dato il via alla seconda fase. Lo scorso 4 gennaio, riunitosi a Monteforte d’Alpone (VR), ha deciso di dare slancio alla protesta dotandosi di una piattaforma programmatica. Dopo la scissione interna al Movimento dei Forconi e quindi il successivo periodo di riflessione, il Movimento dei Forconi, con a capo Mariano Ferro, e il C9D hanno stilato un programma con delle precise rivendicazioni, che il Governo dovrà attuare entro martedì 21 gennaio, altrimenti, scrivono nel comunicato, ” il C9D passerà all’azione, occupando comuni, presidiando le prefetture e le sedi di Equitalia”.
Le loro richieste:
• Sospensione immediata di tutte le procedure esecutive di qualsiasi origine
• Istituzione immediata di un fondo di garanzia nazionale per tutte le aziende di tutti i settori produttivi, in deroga a Basilea 2/3
• Aumento in busta paga per i dipendenti privati (300 EURO) attraverso la defiscalizzazione degli oneri contributivi a carico dell’impresa
• Aumento delle pensioni minime e adeguamento delle pensioni di invalidità per garantire un tenore di vita dignitoso tramite il taglio delle pensioni d’oro e
delle spese improduttive
• Riduzione considerevole del costo del carburante per uso professionale (trasporti, agricolo, peschereccio) nonchè dei pedaggi autostradali
• Tutela del made in Italy: inasprimento severo delle sanzioni, includendo l’arresto, per chi pratica “taroccamento” in tutti i settori produttivi Il comitato “coordinamento 9 dicembre 2013” ha definito la struttura organizzativa a livello nazionale che verrà presto comunicata all’opinione pubblica, al fine di convogliare su di un unico percorso, a prescindere da qualsiasi ideologia politica e ceto di appartenenza, il malcontento generale e creare una vera SOLIDARIETA’ atta a contrastare le imposizioni e le ingiustizie di questo Stato.