Anche gli amici grillini di Palazzo dell’Aquila se ne fregano delle leggi e dei regolamenti, e così decidono di concentrare in un’unica persona il ruolo di controllore e di controllato. Una prassi tutta italiana che finalmente giunge anche qui da noi.
Un atto che si fa beffe di tutta la normativa che, dal 2000 sino al 2012, ha ridisegnato e potenziato enormemente il ruolo del responsabile finanziario degli enti locali, in quanto garante assoluto per la tenuta dei conti dell’ente. Il responsabile finanziario ha il gravoso compito di garantire il rispetto degli obiettivi e dei vincoli determinati dal patto di stabilità (articolo 147 ter della legge 267 del 2000).
Il Comune di Ragusa, però, ha deciso che non c’era nulla di male se, Francesco Lumiera, persona ineccepibile, fosse, da un lato, il responsabile finanziario dell’Ente, mentre dall’altro continuasse a ricoprire le cariche direttive del settore organi istituzionali e affari generali, del settore dell’avvocatura nonché vice Segretario Generale.
Questo è ciò che denuncia in sintesi Maurizio Tumino, consigliere comunale del Pdl, che tramite un’interrogazione punta il dito contro questa anomalia. Infatti, secondo l’articolo 49 della legge sopracitata, l’ente ha l’obbligo di chiedere il parere al responsabile della ragioneria qualora la deliberazione incida direttamente o indirettamente sulla situazione patrimoniale dell’ente. Ecco l’importanza capitale del controllore, che se è pure il controllato va da sé che il meccanismo inizia a stridere e qualche dubbio sorge.
In questa allegra interpretazione delle leggi, per fortuna il Comune non è solo, infatti anche alla Provincia si è verificata una situazione analoga. Lì, la dottoressa Lucia Lo Castro oltre ai servizi finanziari accentra nelle sue mani il turismo, le politiche sociali, la cultura, le politiche comunitarie ed il settore patrimonio mobile dell’Ente.
Chi e come può garantire che Lumiera e Lo Castro siano assolutamente obiettivi nelle loro scelte. Se il legislatore definisce così rigidamente le peculiarità del controllore, con quale diritto la Provincia e il Comune permettono la fusione del ruolo di questi con quello dei dirigenti amministrativi, a questo punto chi controlla il controllore?
In fondo se questo non è un conflitto d’interesse poco ci manca. E se non esistesse il conflitto, sicuramente siamo di fronte ad un vizio di forma che non può non incidere negativamente su tutti gli atti che questi funzionari hanno deliberato sotto il loro stesso benestare. Verrebbe da pensare che gli atti sono nulli. Probabile. E se così fosse la cosa diviene ancora più grave perché questi funzionari hanno redatto il bilancio dei due enti e gli atti di programmazione. Ma questo a stabilirlo saranno gli organi competenti.
Le cose sono due o Lumiera e Lo Castro e i loro diretti superiori disconoscono tutta la normativa relativa ai responsabili finanziari o la ignorano volutamente. E’ appena il caso di ricordare che questa regalia frutta non poco ai due funzionari, che oltre a riscuotere un’indennità pari se non addirittura superiore ai 100 mila euro l’anno, riescono a racimolare altri 20 mila per il nuovo incarico, con buona pace della tanto decantata spending review.