30 mila euro annui pagati ad una società esterna per riscuotere i tributi: è questa la denuncia fatta oggi dalla segreteria del Megafono di Chiaramonte Gulfi. Un tempo compagni di viaggio dell’amministrazione Fornaro, poi passati all’opposizione ormai da diversi mesi, il Megafono (che in consiglio è rappresentato da Paolo Battaglia, Laura Picone e Cristina Terlato), non risparmia certo critiche agli ex alleati e non esitano a dichiarare: “Mai nessuno aveva fatto peggio della troika Vargetto – Turcis – Fornaro”.
Nel volantino che circola oggi a Chiaramonte, si legge: “Che tutto va a rotoli lo sa anche l’amministrazione tant’è che, consapevole della propria inefficienza e disorganizzazione per la riscossione dei tributi comunali, si affida nuovamente ad una società esterna che, naturalmente, viene pagata con una somma non indifferente di 30 mila euro l’anno. Noi pensiamo invece che, visti i tempi, le risorse comunali non andrebbero sprecate così perché, altrove, si sono attrezzati formando il personale interno e dotandosi degli strumenti idonei per far gestire il servizio dai propri dipendenti comunali”. Il Megafono, dunque, pone una domanda: “Un Comune, non potrebbe trovare, tra più di cento impiegati, una persona che sappia adoperare un software, magari dopo un semplice corso di formazione, risparmiando più di 30 mila euro?”. Secondo il Megafono, risparmiando quella spesa si potrebbero gestire le “situazioni di emergenza sociale”. Inoltre, si afferma che: “C’è un costo sociale: il personale esterno cui è affidato il servizio, sia perché ne ricava un profitto (più tributi uguale più guadagni) sia perché non conosce affatto la realtà sociale ed economica, come la può conoscere un dipendente comunale, non guarda tra caso e caso ma tratta tutti allo stesso modo, quando è evidente che alcune famiglie avrebbero bisogno di soluzioni personalizzate perché non riescono ad arrivare a fine mese”.
Il Megafono, promette battaglia: “Su questo argomento noi non intendiamo concederci tregua fino a quando non si normalizzerà la gestione diretta del Comune”. Ma il gruppo del Megafono torna anche su alcuni argomenti discussi durante le ultime sedute del consiglio comunale, dichiarando che: “Incalzati dalle opposizioni sul caso dell’allontanamento dell’ex assessore Scollo ed a seguito di una sospensione della seduta di 10 minuti, in notevole difficoltà, il sindaco e gli assessori hanno preferito non partecipare al prosieguo della riunione del consiglio e sono scappati, senza dare nessuna giustificazione”.
Inoltre, il Megafono sostiene che le affermazioni fatte durante le sedute, hanno un riscontro oggettivo nella realtà: “Sfratto del presidente del consiglio paolo Battaglia dalla sua stanza, dimissionamento forzato del capogruppo di lista Cristina Terlato senza una discussione preliminare nella riunione di gruppo, ma comunicato solamente in Consiglio”. Il caso del licenziamento della Scollo è , per il Megafano: “La ciliegina sulla torta”. Infine, si legge: “Dopo 20 mesi di attività amministrativa, i cittadini si son fatti un’idea reale di questa emergenza che la città sta vivendo, coscienti di trovarsi in piena crisi istituzionale come non mai”.