Original Sicilian Style è un progetto Musicale originariamente creato dall’incontro di tre artisti attivi da anni nella scena musicale reggae catanese. Vito il Principe, Meu e Lorca Assassina in successivo aggregati al progetto Maestro Garofalo, D’amico Francesco, Privitera Salvo e Seminatore Salvo nel 2011.
In poco tempo dalla sua nascita riesce ad affermarsi a livello nazionale come miglior band reggae emergente e a farsi riconosce per il loro sound prettamente siciliano come “Ambasciatori del Reggae Siculo”, Audaci nel combinare sound reggae in genuino stile siciliano, (batterie Funky, bassi groovosi e chitarre elettriche). Il loro è un reggae sperimentale dove non si rispetta a pieno la linea tracciata, sulle spiagge jamaicane, dai pionieri del genere, ma ci si può trovar coinvolti nel seguire vibrazioni che sanno tanto di una bella giornata di sole siciliana. Le parole raccontano storie in una chiave che non lascia dubbi sulle loro radici affondate nella nera pietra lavica etnea, ritmo e dialetto. Tra sentimenti speciali d’amore e la maturità verso le problematiche sociali, gli Original si collocano come uno degli esperimenti reggae nostrani più promettenti, in un continuo divenire.
Tanti sono i brani composti, racconta uno dei fondatori Enrico Pellegrino in arte “Vito il Principe”, dopo tanti successi nelle piazze siciliane e in tanti festival nazionali, “Mitra e Pallottole”, premiato a Bari nel 2013 come “Musica contro le Mafie”, vuole rappresentare quel grido che spesso l’arte lancia al mondo “dei grandi”, in difesa di quella sicilianità che è nelle nostre corde e nel nostro modo di percepire l’arte, poiché ancora nel 2014 quando andiamo a suonare in giro per l’Italia, o per l’Europa qualcuno tra una battuta e l’altra dice con una risata sarcastica che ti ferisce sempre… Siciliani?… MAFIA!! Da qui è nata l’idea di scrivere “Mitra e Pallottole” dove uno dei versi fa “A raggia ca mi nesci tu ancora non la sintutu” ( la rabbia che esce da me ancora non l’hai sentita ), si la rabbia di tutti quei siciliani ( Tanti ) che onestamente, giorno dopo giorno lavorano senza colpe, con questa impronta mafiosa che ricordi di avere addosso ogni volta che superi i confini romani ed europei.
Questo pezzo lo dedichiamo a chi come Falcone e Borsellino sono morti per compiere onestamente e coraggiosamente il proprio servizio, lo dedichiamo al magistrato DI Matteo, minacciato ultimamente dal Boss Riina, ( in modo sarcastico ) a tutti coloro che mettono sempre troppa mafia, nei film, nelle fiction e nelle notizie giornalistiche e poca Sicilia, quella terra piena di talenti… conclude dicendo e riferendosi sempre alla canzone “Mitra e Pallottole”… “Io porto tatuato sulla mia bocca, lo stile siciliano e guai a chi me lo tocca”… la Sicilia per bene e sa far bene… questo è l’unico motivo che ancora oggi mi da il coraggio di lottare, a modo mio, per una Sicilia migliore.
Davide Giuffrida