“La vicenda dei locali a Largo San Paolo deve essere sbrogliata nella maniera più indolore possibile. Non è corretto sfrattare associazioni come l’Ail, l’Associazione italiana contro le leucemie, che in città ha svolto un’opera meritoria e che attendeva da tempo la possibilità di potere contare sull’assegnazione di una struttura pubblica”. Si esprime così il commissario cittadino Giuseppe Dipasquale de La Destra, sulla strana decisione presa dall’Amministrazione Piccitto.
Gli fa eco questa sera un comunicato di Territorio che “troviamo incredibile e fuori da ogni regola civile quanto viene denunciato oggi dagli organi di stampa, cioè l’ingresso di personale non meglio identificato, che sarebbe entrato all’interno della sede assegnata all’Ail, a Largo San Paolo, infrangendo non solo le regole della buona educazione ma probabilmente anche quelle del codice penale visto che, quantomeno, l’associazione doveva essere avvisata. Ed invece sedie, mobili e altre apparecchiature sono state spostate in un altro posto, senza che l’Ail ne sapesse nulla”.
Non si può che rimanere allibiti snetendo le giustificazioni avanzate dall’assessore ai Servizi Sociali, che dichiara candidamente di non sapere che quello spazio era stato assegnato all’Ail, ammesso e non concesso che l’assessore Brafa non sapesse della destinazione dei suuddetti locali, ma neanche a leggere riesce? Campeggiava infatti al di sopra della porta d’ingresso un bellissimo striscione con la scritta Ail. Ma questo che cosa significa continua Territorio “che al Comune di Ragusa la mano destra non sa cosa fa la mano sinistra? A fronte di un’assegnazione formale avvenuta negli anni scorsi ad opera dell’Amministrazione Dipasquale, c’è una lettera, nero su bianco, con cui l’assessore al ramo chiede indietro le chiavi della sede per destinarla ad altro scopo”. Sarebbe interessante sapere quale altro scopo ha convinto l’amministrazione a sfrattare l’Ail, speriamo non in favore di un’altra associazione. Esisterà o no un diritto di prelazione?
” Troviamo dunque assolutamente incredibile conclude la nota di territorio – che si sia deciso di tornare indietro e buttar fuori chi ogni giorno impiega il proprio tempo libero facendo volontariato. Ci rivolgiamo al sindaco, sperando che sia più ragionevole di alcuni suoi collaboratori, affinché comprenda le ragioni positive che erano state evidenziate alla base dell’affidamento del locale comunale all’Ail e speriamo che decida diversamente”.
Infine Territorio annuncia che presenterà un’interrogazione in Consiglio per venire a conoscenza di tutti i particolari della vicenda che ha tristemente coinvolto l’Associazione Italiana contro le leucemie.