Il tanto atteso regolamento che permette le riprese del consiglio, finalmente, ieri sera è stato approvato. E non senza una certa difficoltà. Regolamento o no, ieri sera è stato possibile per il pubblico da casa, per la prima volta, guardare il consiglio in diretta streaming, diretta effettuata dal gruppo Cambiare per Crescere e trasmessa sul blog del sindaco Vito Fornaro. E chissà, forse il sindaco stesso ha visto il consiglio via internet, in quanto ieri sera era assente per motivi istituzionali. Lo sostituisce l’assessore Salvatore Vargetto. Assenti anche diversi consiglieri d’opposizione: Giuseppe Nicastro, Salvatore Occhipinti e Laura Picone. Cambiare per Crescere, dunque, ha avuto ieri sera la maggioranza in consiglio.
I lavori iniziano proprio dall’approvazione del regolamento. Il consigliere Giovanni Vivera (Forza Italia), presenta un emendamento: “Prendiamo atto che il regolamento è stato copiato dal Comune di Gorgonzola, ma non facciamo polemiche”. Vivera, nel suo emendamento, propone che la registrazione della diretta possa essere fruibile per almeno un anno e non soltanto quindici giorni. Antonella Occhipinti (PD), risponde: “Anche un anno di tempo è limitato, ma c’è un discorso tecnico: la capienza del sito. Non abbiamo difficoltà a dire si alla proposta, abbiamo avuto però queste indicazioni tecniche. Se l’amministrazione dice che si possono fare degli accorgimenti tecnici, bene, altrimenti non ha senso votare la proposta”. L’assessore Vargetto, chiamato in causa, chiarisce: “E’ un impegno che prendiamo senza dubbio. Lo faccio a nome dell’amministrazione”.
A questo punto, Vivera chiede che siano votati gli emendamenti ma Giuseppe Savasta (Cambiare per Crescere) propone di leggere prima gli articoli del regolamento. Inoltre, chiede al presidente: “Durante lo scorso consiglio avevo chiesto delucidazioni sulla diretta. Si può sapere chi sono i consiglieri che hanno redatto il regolamento?”. Il presidente risponde: “Il problema di chi l’ha stilato lascia il tempo che trova, comunque sono stati Terlato e Occhipinti”. Si decide, dopo un lungo tira e molla, di leggere per intero il regolamento. Alla fine della lettura, sollevati diversi dubbi da parte dei consiglieri di Cambiare per Crescere, il presidente dichiara: “Se ci sono tutti questi dubbi, potevate fare un emendamento o chiedere un rinvio”.
Il punto, infatti, è che il regolamento è stato approvato durante la conferenza dei capigruppo. Savasta chiede 15 minuti di sospensione per presentare gli emendamenti e il presidente accorda. Al rientro, Luigi Stamilla (Cambiare per Crescere), legge e spiega gli emendamenti: si tratta, in parole povere, di aggiunte o cassazioni. Si ha come la sensazione, oggettivamente, di voler “limitare” o in qualche modo “depotenziare” le mansioni del presidente stesso. Il presidente Paolo Battaglia, propone: “Tutto il consiglio è sempre stato d’accordo sul fare la diretta. Su 17 articoli ci sono 9 emendamenti, cioè metà regolamento. Rinviamo il punto al 31 gennaio, così tutti i consiglieri possono studiare le carte. Sull’emendamento di Vivera, invece, non ci sono problemi”. Ma Stamilla insiste per votare subito. Occhipinti interviene: “Voglio chiarire quello che è successo. Perché in riunione capigruppo non sono stati presentati questi emendamenti? Chiedo al presidente se è ancora il caso di fare queste riunioni”. Scoppia un piccolo diverbio fra Savasta e Occhipinti in merito alla riunione dei capigruppo: Savasta, infatti, dichiara che nei verbali si evincerebbe che il consigliere Vivera sia stato più volte “stuzzicato”. Monreale (Cambiare per Crescere), lamenta la mancata collaborazione da parte di tutti alla formazione del regolamento. Il presidente, spiega: “Non si contesta il fatto che state facendo gli emendamenti, ma piuttosto le modalità. Ci sono stati 9 giorni per visionare il regolamento e fare gli emendamenti. Secondo il mio punto di vista non è opportuno perché ho sempre visto una ostinata presa di posizione nei miei confronti. Voi stasera state facendo un’offesa a me e al consiglio togliendo le competenze a me e ai capigruppo. Fino a prova contraria sceglie il presidente con chi collaborare“. Subito Stamilla: “Non erano volontari?”.
Scoppia l’ennesimo litigio fra Stamilla e il presidente, tanto che Stamilla viene ufficialmente richiamato. Infine, Savasta chiede che sia messa a verbale la sua dichiarazione: “Abbiamo appreso che i consiglieri non erano volontari ma scelti dal presidente. Ne prendiamo atto”. Alla fine, si sceglie di andare a votare il regolamento emendato. Una volta votato, però, ci si accorge di aver commesso un errore: non è possibile votare l’immediata esecutività. Per ovviare a questo inconveniente, viene effettuata un’ulteriore votazione. Alla fine, il regolamento è votato all’unanimità. Altro punto all’ordine del giorno è la discussione sui fatti accaduti il 19 dicembre 2013.
I “fatti” in questione riguardano il consigliere Giovanni Vivera: aveva provato ad occupare l’aula consiliare. Sembra, però, che sia qualcos’altro relativo a delle carte trovate da Vivera stesso. Il gruppo Cambiare per Crescere, chiede che il punto venga discusso a porte chiuse. Il presidente, però, aveva convocato la seduta ordinaria e infatti dichiara: “Basta non fare i nomi dei dipendenti comunali coinvolti”. Ma Savasta insiste: “E’ un evento che può tirare in ballo dei dipendenti comunali”. Il presidente autorizza una sospensione di cinque minuti. Al rientro, Vivera stesso propone di rinviare il punto al 31 gennaio chiedendo anche che si costituisca una commissione d’indagine. Il presidente informa che la seduta sarà a porte aperte e, tutti i consiglieri, sembrano essere d’accordo.