La richiesta ormai è formalizzata. Il parcheggio della SiSosta va chiuso. Dopo le due istruttorie aperte dall’Autorità di Vigilanza sui contratti pubblici (A.V.C.P.) e dal Dipartimento per le pari opportunità della Presidenza del Consiglio sulle irregolarità, in materia di barriere architettoniche, del parcheggio multipiani di corso Italia e l’assoluto silenzio dell’Ammministrazione, Nello Veloce, componete del Comitato Ragusa senza barriere, ha chiesto all’Amministrazione la chiusura della struttura, ai sensi dell’articolo 23 della legge 104 del 1992.
Lo scorso 26 novembre l’Ufficio nazionale antidiscriminazioni raziali (U.N.A.R.) della Presidenza del Consiglio aveva invitato l’Amministrazione a dar seguito alle valutazioni espresse nell’istruttoria dell’Autorità di vigilanza riguardanti l’inaccessibilità del parcheggio. Non ricevendo risposta alcuna l’U.N.A.R. sollecita nuovamente il Comune, il 16 gennaio scorso, ma anche questa volta l’Amministrazione non risponde. In attesa che l”Autorità di vigilanza si rivolga alla Procura, il signor Veloce ha chiesto la chiusura del parcheggio.
Fra tutte le inadempienze l’A.V.C.P. sottolinea: come la rampa di collegamento tra gli ascansori e piazza Matteotti, non è a norma, come non lo è la rampa sul marciapiede Rapisardi e la rampa a ridosso del monumento dei Caduti è costruita con materiale sdrucciolevole ed avente una pendanza del 24%, quando per legge il massimo è dell’8%. Evidenzia il fatto che l’ingresso al parcheggio da via Mario Rapisardi è chiuso con dei lucchetti, ma ancora che i parcheggi dei disabili sono fuori norma, sia per larghezza che per lunghezza ed infine come lo stesso scivolo del parcheggio d’ingresso dal corso Italia è fuori norma.
“Per evitare di perpetrata questa discriminazione volontaria delle persone con disabilità dal Sisosta – si conclude la richiesta di Veloce – il sottoscritto in nome e per conto dei figli disabili minorenni Ismaele, Ester e Matteo, con la presente chiede di voler procedere ai sensi dell’art. 23 della Legge 104/92 alla chiusura del parcheggio e alla emissione di tutte le sanzioni previste dalla normativa, intimando con apposita ordinanza l’adeguamento dell’opera alla normativa vigente in materia di eliminazione delle barriere architettoniche”.