La Squadra Mobile della Polizia di Stato di Ragusa ha smantellato un’associazione a delinquere dedita la rilascio dei permessi di soggiorno tramite la produzione di documenti falsi. Un giro d’affari di qualche milione di euro, visto che ogni pratica costava dai 7 ai 9 mila euro.
Un’organizzazione che vedeva la collaborazione di italiani ed un cittadino cinese, un fatto estremamente raro, ma era l’architettura del piano criminale che li obbligava a cooperare. Per ottenere il ricongiungimento familiare, infatti, occorre presentare tutti quei documenti che attestano incontrovertibilmente il possesso di un lavoro, il possesso di una casa o, più semplicemente, l’essere titolare di un contratto d’affitto. L’organizzazione procurava tutta questa documentazione (contratti di lavoro, modelli Cud, 740, contratti d’affitto e i certificati di idoneità abitativa), tutti documenti falsi, per i quali si è resa indispensabile la connivenza di istituzione o la loro distrazione. Secondo la Polizia tutti gli arrestati contribuivano fattivamente a reperire i diversi documenti necessari per il ricongiungimento, producendo alla Pubblica Amministrazione (Sportello Unico per l’Immigrazione della Prefettura di Ragusa, INPS, Agenzia delle Entrate, Questura, Camera di Commercio, Registri Immobiliari) attestazioni false o alterate.
Dopo circa un anno e mezzo di indagini la Squadra Mobile della Questura, su coordinamento della Direzione Distrettuale Antimafia della Procura della Repubblica di Catania, ha arrestato in Qiyin Zhu nato in Zhejiang (Cina Popolare) il 23.06.1957 (imprenditore tessile), Antonino Di Marco nato a Ragusa il 01.09.1970 (titolare agenzia d’affari), Salvatore Distefano nato a Chiaramonte Gulfi il 12.02.1960 (commerciante ambulante e Vice Presidente dell’A.S.D. Comiso Calcio) Dott. Giorgio Cappello (Tecnico della prevenzione dell’A.S.P.) nato a Ragusa il 01.06.1963, Giovanni La Terra nato a Comiso il 14.01.1945 (imprenditore agricolo), Giuseppe La Terra nato a Comiso il 09.07.1968 (imprenditore agricolo), tutti residenti in Provincia di Ragusa.
Zhu, al vertice dell’organizzazione, era l’anello di congiunzione tra la comunità cinese e gli italiani. Di Marco, una sorta di braccio destro di Zhu, era un faccendiere, si occupava di tenere i rapporti con gli uffici, registrando i contratti di locazione presso l’Agenzia delle Entrate, ritirando i nulla osta e sopratutto manteneva i rapporti con l’organizzazione. Giorgio Cappello in qualità di tecnico della prevenzione in servizio presso l’A.S.P. di Ragusa effettuava false attestazioni dell’idoneità igienico-sanitaria degli alloggi, un attestato indispensabile per ottenere il nulla osta dalla Questura. Di Stefano Salvatore figurava rispettivamente come finto datore di lavoro e delegato al ritiro delle pratiche, in quanto i cittadini cinesi di sovente non venivano a Ragusa per le varie fasi istruttorie. Infine, La Terra Giovanni e La Terra Giuseppe, rispettivamente padre e figlio, si occupavano di redigere falsi contratti di affitto di loro immobili, così come di contratti di lavoro; inoltre falsificavano buste paga e si occupavano di ritirare i documenti nonché i nulla osta. Questa associazione era divenuta un punto di riferimento in tutta Italia, le pratiche esaminate provengono da cittadini cinesi di Prato, Milano, Torino, Roma, Ancona, Reggio Calabria, solo per fare qualche esempio.
Gli investigatori della Squadra Mobile, adesso, stanno esaminando centinaia di altre istanze presentate all’Ufficio Immigrazione valutando la posizione di cittadini insospettabili che hanno dichiarato nel tempo di avere alle dipendenze extracomunitari o di aver loro affittato un immobile.