A Chiaramonte il deputato Fausto Raciti, oggi coordinatore dei giovani del PD e candidato alle primarie per l’elezione del segretario regionale, balzato agli onori delle cronache per aver denunciato Beppe Grillo per incitamento alla disobbedienza contro lo Stato. “Un caffè con Fausto Raciti”: questo il nome dell’iniziativa che lo ha portato ieri pomeriggio in un bar di Chiaramonte. Oltre a Raciti, sono candidati alle primarie anche Giuseppe Lupo (segretario uscente) e Antonella Monastra.
Al momento, Raciti sembra essere il favorito, essendo appoggiato soprattutto dall’area renziana. Al caffè c’erano circa venti persone, soprattutto simpatizzanti del movimento e rappresentanti del PD locale: il segretario del PD di Chiaramonte, Sergio Failla e il vice segretario Claudia Azzara. Presenti anche il segretario provinciale, Giovanni Denaro, il vice segretario provinciale Mario D’Asta e il segretario provinciale di Catania, Enzo Napoli.
Sul possibile risultato delle primarie, Raciti non si sbilancia: “Non penso di essere il favorito. La contesa è aperta. Saranno gli elettori a decidere”. Ma di temi scottanti, in questo momento, soprattutto di politica regionale ce ne sono davvero tanti. Sulla questione province, spiega: “Bisogna trovare una mediazione fra governo e aula. La domanda è: che cosa andrà a sostituire le attuali province?”. Sul caso politico di questi ultimi giorni, ovvero il riavvicinamento dell’UDC all’area di centro – destra, Raciti dichiara: “C’è un problema complessivo che riguarda il patto e il progetto di governo”. Infine, uno sguardo alla situazione del PD provinciale. Su questo argomento, Raciti afferma: “C’è bisogno di un progetto regionale. La situazione che il PD ragusano offre è positiva, a condizione che il partito regionale lavori sempre per l’unità”.