di Carla Mendola
Design, eleganza e invenzione. Impronte indelebili di un vicino passato. Icone che non moriranno mai. Storie di oggetti che hanno fatto la storia.
1 Infinito, Cassina: rivisitazione della libreria componibile disegnata nel 1956 da Albini per Cassina. Differisce dall’originale per i materiali e per l’introduzione dei montanti fissati a pressione fra pavimento e soffitto che consentono un campo di regolazione che va da 268 cm a 290 cm. Contenitore ad ante battenti, contenitore a ribalta e mensole di due profondità, sono gli elementi con cui giocare per la combinazione perfetta. Disponibile in frassino naturale, tinto nero o noce canaletto.
2 Organic Armchair, Vitra: progettata da Charles Eames e Charles Eames nel 1940 per il famoso concorso “Organic Design in Home Furnishings” indetto dal Museum of Modern Art di New York. Un progetto d’avanguardia, che per motivi legati alla realizzazione non diventò un prodotto di serie fino al 1950. Uno schienale allungato con un sostegno del collo rende la poltrona perfetta per la lettura. Le dimensioni dei braccioli e la superficie del sedile, sono più larghe per aumentare il confort. La scocca è laminata, l’imbottitura in schiuma poliuretanica e le gambe sono in acero tinto nero.
3 Swan Sofa, Hansen: il divano a forma di cigno è un progetto di Arne Jacobsen del 1958 per l’arredo delle suite, dei saloni e della sala panoramica al XXI piano del Royal Hotel di Copenhagen. Oggi un’elegante ed organica forma per il soggiorno di casa e le aree di attesa. Il guscio del divano cigno è in materiale sintetico stampato coperto da uno strato di schiuma a freddo. Ha una base shaker in alluminio satinato. Può essere rivestito in una vasta gamma di tessuti e pelli.
4 Fortuny Moda, Pallucco: ispirata al lavoro di scenografo e tecnico delle luci, questo punto focale prende il nome dal suo designer, Mariano Fortuny y Madrazo, che la progettò nel 1907. Regolabile e dotata di una base treppiedi in ferro abbina un paralume in tessuto, per un impatto unico in qualsiasi spazio domestico.
5 Araignées, Infurn: in Italia lampada ragno, questo punto luce è stato disegnato nel 1954 da Serge Mouille. Caratterizzata da iconici paralumi da tavolo oggi è proposta nella variante a cinque bracci di diversa lunghezza. Realizzata in più modelli la si trova sia come lampada da soffitto che come applique da parete che come lampada da terra.
6 Plia, Castelli: il simbolo di una nuova era incentrata sulla materia plastica: ecco come venne accolta Plia nel 1967 quando fu presentata alla Fiera del Mobile di Milano. Con Plia il designer Giancarlo Piretti ha riproposto il concetto di sedia pieghevole ed il suo studio sul perno a 3 dischi, considerato un colpo di genio. La combinazione di telaio in acciaio e polipropilene ha spianato la strada al successo. Grazie a questa sedia, esposta oggi al Moma di new York, Piretti, soprannominato il “Thonet del XX secolo” è entrato nella storia del design.
7 Tizio, Artemide: questa lampada da tavolo è stata progettata da Richard Sapper nel 1972 per Artemide. Si tratta di un apparecchio illuminante estremamente innovativo nelle sue soluzioni costruttive: è composta da
bracci basculanti e bottoni in alluminio con contrappesi che oltre a svolgere una funzione strutturale sono anche i veri e propri conduttori dell’alimentazione che va dalla base alla lampadina alogena. Il colore originale è il
nero, Artemide ha proposto successivamente versioni limitate in alluminio anodizzato e lucidato, rendendola disponibile a catalogo in tre dimensioni.
8 Nodo, Tisettanta: nato dal genio creativo Carlo Bartoli nel 1970, questo tavolo da salotto, dalla struttura minimalista, ebbe immediatamente un immenso successo. La sua struttura è composta da quattro tubi in acciaio cromato incrociato che sorreggono un piano di vetro.
9 Chariot, Casamania: un tavolino mobile composto da tre semplici elementi uniti tra loro: ruote, vassoi e struttura. I due vassoi fungono da portaoggetti mentre la struttura metallica è anche una maniglia. Disegnato
da Gam Fratesi per Casamania, Chariot è diventato un oggetto d’arredamento più che un carrello. La forma sottile e robusta allo stesso tempo lo rendono un elemento unico per la casa.
10 RR226, Brionvega: disegnata da Achille e Piergiacomo Castiglioni rappresenta l’evoluzione del RR126 a cui si aggiunge un lettore cd-dvd posto a lato del piatto giradischi senza alterarne il design storico. Come nell’originale del 1965, le due casse consentono di creare varie configurazioni: possono essere poste sopra oppure fissate ai lati o allontanate per aumentare l’effetto stereofonico. Inalterati sono rimasti, anche il sintonizzatore radio, le manopole in alluminio e i relativi indicatori a lancette.
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