“Garantire i diritti inviolabili delle persone, formare adeguatamente il personale, rafforzare l’organico delle Forze dell’ordine, garantire un adeguato sostegno ai comuni di frontiera che ogni giorno si trovano a gestire le problematiche relative all’immigrazione clandestina è una priorità che non possiamo procrastinare”.
Così l’on. Orazio Ragusa interviene all’indomani del nuovo sbarco che ha toccato la città di Pozzallo con l’arrivo di 265 migranti che aggiunti agli ottocento di Augusta e a quelli di Lampedusa dove si contano anche due morti, riapre tristemente i riflettori su un fenomeno doloroso.
“Questi sbarchi , dice Ragusa, con numeri così elevati non appena le condizioni del mare sono state buone, ci fanno capire che ci prepariamo ad una nuova stagione di arrivi di immigrati clandestini. Una problematica con la quale ci dobbiamo confrontare subito per non parlare tra pochi mesi di emergenza. La storia ci ha posto come territorio di frontiera e pertanto abbiamo l’obbligo di tutelare sia i cittadini che arrivano sia i nostri cittadini in termine di salute, dignità e accoglienza.”
“Non possiamo pensare ancora che il centro di prima accoglienza di Pozzallo sia sufficiente quando in realtà è già ora al collasso e dovrà anche subire dei lavori di manutenzione, non possiamo pensare che il personale medico e sanitario a nostra disposizione sia sufficiente a fronteggiare queste situazioni “emergenziali”. Non possiamo caricare solo sulle spalle di pochi e bravi volontari la capacità di prima accoglienza e di assistenza” Dice Ragusa. “ Nel territorio siciliano ci sono vari centri di prima accoglienza aperti dalle Prefetture ma in condizioni di sovraffollamento, con una grande difficoltà di accesso alla procedura di asilo e ad un vero sistema di accoglienza e nessuna prospettiva di integrazione.”
“Dobbiamo rivitalizzare e concretizzare il lavoro del tavolo tecnico sull’immigrazione che era nato nel mese di Aprile ma che ancora non ha prodotto i risultati sperati. Presenterò un’interrogazione parlamentare che faccia chiarezza sullo stato attuale dei lavori di questo tavolo che doveva anche elaborare una legge adatta a sostenere l’emergenza Sicilia. Non possiamo osservare in modo passivo l’arrivo di uomini, donne, bambini che approdano in condizioni di salute precaria e si innestano in un tessuto sociale con il quale spesso diventa difficile integrarsi nella speranza di un futuro che così certamente migliore non potrà essere”.
“ Il tavolo tecnico , dice Ragusa, era finalizzato ad offrire un contributo alle istituzioni regionali per la definizione di un quadro normativo per promuovere interventi per la piena uguaglianza ed integrazione degli immigrati nel territorio regionale siciliano. Ma questo non basta, chiederò che venga creata un’apposita unità di crisi permanente che si occupi da subito di dare risposte in merito alla gestione degli sbarchi.”
“Dobbiamo dare celermente risposte al nostro territorio- conclude Ragusa- creando una cabina di regia regionale che possa anche coordinare e mettere in rete le associazioni che volontariamente si occupano di immigrazione insieme alle altre parti interessate per cercare di canalizzare bene tutti gli sforzi già profusi nel territorio”.